Per metà aprile arriveranno i primi 16 posti a Napoli e poi, gradualmente, i 128 i posti extra di rianimazione. Test rapidi per trovare gli asintomatici
Un ospedale da campo accanto all’ospedale del mare, a Ponticelli, composto da quattro moduli prefabbricati, ognuno con 16 posti al massimo, tutti attrezzati per la terapia intensiva. Altri due, più piccoli, con la metà dei letti, previsti a Salerno e a Caserta, sempre nei pressi delle strutture sanitarie. Eccolo, il piano della Protezione civile per affrontare l’emergenza coronavirus in Campania: il bando per assegnare la gara è stato pubblicato sul sito della Soresa, la società che provvede agli acquisti centralizzati. 15,5 milioni, la spesa prevista.
Obiettivo: avere al più presto, verosimilmente per metà aprile, i primi 16 posti a Napoli e poi, gradualmente, i 128 i posti extra di rianimazione in tutta la regione, visto che quelli disponibili non bastano, nonostante gli sforzi con l’apertura del Loreto Mare, riconvertito per «soli» Covid-19, e il nuovo reparto al Monaldi. «Lavoriamo per essere pronti e per evitare situazioni estreme com’è accaduto al Nord», e scongiurare «il rischio di non poter assicurare assistenza ai pazienti», è l’impegno del governatore Vincenzo de Luca, che ha dato il via libera alle procedure eccezionali.
Ma questa non è l’unica novità: de Luca ha anche annunciato l’acquisto di un milione di test rapidi «per avviare una campagna di screening di massa». Con il «Antibody determination», il kit già utilizzato con successo in Cina e ordinato per individuare i contagi ma tra i pazienti sintomatici, in particolare nella fase pre-triage.