La scure del Fair Play Finanziario è calata anche sulle squadre italiane, inesorabile, ed ha assestato un colpetto alle ambizioni ed ai programmi di Inter e Roma. I due club partivano da posizioni diverse, infatti i nerazzurri hanno totalizzato un passivo di oltre 180 milioni di euro nell’ultimo triennio mentre i giallorossi di soli 105 milioni. Questo ha portato a modulare diversamente le multe ma ad agire nella stessa maniera rispetto ai vincoli da rispettare nelle prossime stagioni.
Per entrambe le società si è trattato di un patteggiamento, ovvero di una sentenza concordata con l’UEFA perché finora nessun club è voluto arrivare davanti alla commissione giudicante e rischiare l’esclusione dalle competizioni.
L’Inter si è impegnata per le stagioni che vanno dal 2015 al 2019 a ridurre i costi del personale (ingaggi calciatori) e di ammortamento (costo dei trasferimenti) e a raggiungere nel 2019 il pareggio di bilancio. Il secondo impegno sottoscritto è di chiudere la stagione 2016 con un passivo massimo di 30 milioni e nessun passivo la stagione 2017. Per le violazioni riscontrate finora è stata comminata ai milanesi una multa di 20 milioni di euro, di cui 6 da pagare subito in tre rate e 14 invece congelati (verranno pagati in caso di violazione degli accordi). Inoltre alla prossima partecipazione alle coppe europee potrà iscrivere un massimo di 21 giocatori in lista A invece di 25.
La Roma invece sarà sotto osservazione fino al 2018, anno in cui si è impegnata a centrare il pareggio di bilancio, mentre nelle prossime due stagioni (2016 e 2017), l’impegno è di chiudere al massimo con un deficit di 30 milioni. La sanzione economica stabilita è di 6 milioni, di cui 2 da pagare subito e 4 congelati.
Per entrambe le società ovviamente c’è l’impegno formale a ridurre il debito attraverso azioni di taglio dei costi e incremento dei ricavi. Non sono conteggiati come debito ovviamente gli investimenti per strutture (stadio e centro sportivo), ma il punto critico per le due società è che sono obbligate a chiudere il mercato con un saldo pari o positivo (i ricavi da cessioni devono essere maggiori o uguali alle uscite per nuovi acquisti). Ciò vuol dire che nelle prossime finestre di mercato Inter e Roma dovranno cedere giocatori anche importanti per avere la liquidità necessaria ad effettuare acquisti.
A coloro che dunque ritenevano l’ininfluenza del Fair Play Finanziario tocca accettare che invece presto o tardi tutti dovranno farci i conti, naturalmente questo si può evitare attraverso l’incremento dei ricavi (maggiori incassi da stadio, merchandising, sponsorizzazioni, etc) ma resta elemento imprescindibile il contenimento dei costi di ingaggi e ammortamenti per non rischiare sanzioni.
Licenze UEFA
Siamo di nuovo al periodo dell’anno in cui viene reso noto il rilascio delle Licenze per la partecipazione alle coppe europee, ebbene è di ieri la notizia che il Torino ha ricevuto il prezioso documento, come la Sampdoria che ha indicato però come stadio di casa il Mapei Stadium a Reggio Emilia (Marassi non è a norma), sempre ai doriani è stata notificato che c’è una situazione di rischio negli indicatori finanziari analizzati (art. 14.9.4 Manuale Licenze, “Rischio continuità aziendale”) e visto quanto accaduto lo scorso anno con il Parma c’è da prestare attenzione. Il Genoa invece non ha ottenuto il rilascio della Licenza Uefa perché avrebbe presentato i documenti in ritardo, avrà però la possibilità di fare ricorso in appello.
Andrea Iovene