Sul Corriere Bergamo: «Ti chiedi se fra qualche giorno, in quel letto, ci sarai tu. Ci dicevano che le mascherine non servivano, siamo in guerra senza armi»
Sul Corriere Bergamo l’appello del cardiologo di una clinica cittadina, la San Francesco. Lui è Francesco Vattimo e denuncia l’assenza di materiale protettivo per il personale sanitario che, ogni giorno, lavora in trincea per arginare l’epidemia da Covid-19.
«Siamo in guerra, chiediamo solo le armi».
Mancano mascherine, camici, visiere, scafandri. I medici indossano ormai la stessa per una settimana intera. E mancano anche i medici, ammalatisi a decine nelle ultime settimane.
«Facciamo il nostro mestiere in silenzio, ma visto il rischio biologico così importante, con tanti colleghi malati gravi o intubati, abbiamo bisogno di maschere, camici, visiere, scafandri. Inizialmente siamo andati al macello, non ci davano i dispositivi, ma la gente continuava ad arrivare».
La sua clinica è servita ad alleggerire la pressione agli ospedali Papa Giovanni e a quello di Seriate e lui si è dovuto procurare i presidi di protezione in Calabria, Molise e Canada.
La sua collega, Elena Perlasca, aggiunge:
«Uno sfacelo. Citando le direttive regionali, ci dicevano che le mascherine non servivano: è stata una leggerezza. Credo sia stato sottovalutato il problema quando non s’è fatta la zona rossa ad Alzano e Nembro. E se ci ammaliamo i pazienti chi li segue? Stanno malissimo, scioccante anche per noi. Normalmente le polmoniti le curavamo. Questa schifezza ci sta portando via un numero di persone allucinante. Soffocano mentre sono ancora lucide. È emotivamente massacrante. Ti chiedi se magari fra qualche giorno, in quel letto, ci sarai tu, perché non hai le protezioni».