A Tuttosport: «Serve un milione di euro, gli lancio un appello. In futuro mi piacerebbe che Gattuso venisse a trovarci, è un vero motivatore»
Loro avevano già testato il farmaco su 21 pazienti. E di questi, ben 20 avevano fatto registrare miglioramenti importanti nel giro di ventiquattro ore. Così la mattina seguente alla conference call con Ming, assieme ai colleghi del Pascale e dell’ospedale Cotugno di Napoli, abbiamo deciso di trattare con quel medicinale due dei peggiori pazienti che avevamo in terapia intensiva in seguito al contagio da Covid-19. Nelle successive ventiquattro ore, uno di questi ha avuto miglioramenti importanti, tanto che giovedì è stato stubato e a breve verrà trasferito in reparto. Un paziente su due dal punto di vista scientifico non ha una valenza importante, sia chiaro. Però…».
Ascierto parla della lunga strada che potrebbe portare al vaccino e si appella a Ronaldo.
Abbiamo bisogno del sostegno di tutti perché servirà un milione di euro per far partire la sperimentazione già a settembre. Colgo l’occasione per appellarmi ai campioni dello sport, del calcio e in modo particolare a Cristiano Ronaldo, che è il mio idolo e che anche in questa situazione difficile si è rivelato un esempio mondiale mettendo la salute della gente davanti a tutto. Quando parlo con i miei collaboratori più giovani, spesso cito CR7 come modello da seguire per migliorarsi. Anche in questa circostanza così grave, Ronaldo sta dimostrando intelligenza e sensibilità. Per questo gli invio questo messaggio: “Cristiano, uniamoci per combattere il coronavirus
Parla anche della rivalità sportiva tra Napoli e Juventus.
«C’è grande rivalità sportiva tra Napoli e Juventus, però le posso garantire che anche qua c’è tantissima ammirazione per Cristiano Ronaldo. Sono felice di godermelo nella mia squadra, ma è uno di quei campioni che va oltre la maglia. Devo ammettere che nel mio lavoro, essere juventino a Napoli è anche “divertente”. I miei pazienti malati di cancro mi regalano un sacco di gadget bianconeri e poi dicono quasi tutti la stessa frase: “Dottore, io il massimo sforzo l’ho fatto. Ora tocca a lei, provi a farmi guarire”. E si finisce per ridere, sdrammatizzare.
E ancora:
Quando sarà finita l’emergenza e si tornerà alla normalità, mi piacerebbe che un bel personaggio come Gattuso ogni tanto passasse dal nostro istituto: un motivatore come lui trasmetterebbe fiducia a chi lotta contro il cancro. Intanto ne approfitto per ringraziare tutti i club Napoli che, nonostante la mia fede juventina, mi stanno mostrando solidarietà e vicinanza in questi giorni. Adesso siamo tutti un’unica squadra e il rivale si chiama Covid-19».