Scintille tra il capo del Coni e quello della Figc sulla ripresa del campionato. Il progetto della Figc, condiviso da Spadafora, è di sfruttare l’ultima settimana di aprile per visite mediche e riprendere allenamenti il 4 maggio
Il nuovo decreto Conte prolunga la quarantena fino al 3 maggio, anche quella del calcio. Ma intanto esplode la polemica tra Malagò e Gravina.
Il capo del Coni ha parlato in mattinata in radio, polemizzando sul fatto che mentre tutti gli altri sport hanno cancellato la stagione, il calcio vuole andare avanti.
“Mi sembra evidente che tutte, o quasi, le Federazioni stanno andando verso la cancellazione della stagione agonistica. Il calcio invece vuole andare avanti, mettendosi in una situazione diversa rispetto ad altre discipline. La ripresa del campionato? In teoria, ci sarebbero i tempi ma deve andare tutto bene. La certezza di finire però non la dà nessuno. Ci sono una serie di problematiche che vanno riviste e poi soprattutto ci si deve augurare che non si incappi in un nuovo problema, perché,in tal caso, verrebbe pregiudicata la stagione successiva, oltre a doversi fermare di nuovo”.
In serata gli ha risposto il numero uno della Figc.
“Il calcio ha una sua specificità, per dimensione, partecipazione e per impatto economico. Una chiusura anticipata dell’attività provocherebbe un notevole danno sociale, prima ancora che economico, perché rischieremmo la paralisi a causa dei ricorsi di chi si dovesse sentire leso dei propri diritti. Vogliamo concludere quello che abbiamo iniziato nel rispetto della salute di tutti i protagonisti, per questo siamo al lavoro con il Governo e con la nostra commissione medica per stilare tutti i protocolli necessari affinché lo si faccia in piena sicurezza”.
Il progetto è quello di utilizzare l’ultima settimana di aprile per le visite mediche dei giocatori e la sanificazione dei centri sportivi, poi di ripartire con gli allenamenti il 4 maggio. A quel punto, a fine mese o a inizio giugno potrebbe riprendere anche il campionato. Progetto condiviso da Spadafora, scrive il Corriere della Sera, che parla di
«presumibile ripresa dello sport il 4 maggio nel più rigoroso rispetto delle prescrizioni di sicurezza».