Nell’irreale stadio di Spalato a porte chiuse, dopo i comportamenti razzisti dei croati nel match contro la Norvegia, la nona e imbattuta Italia (5 vittorie, 4 pareggi) di Conte, il ct fieramente al comando nonostante i rumors di Cremona, con una squadra un po’ rabberciata (senza Chiellini, Barzagli, De Rossi, Verratti, Florenzi, Zaza, Eder) coglie un meritato pareggio (1-1) contro la Croazia, identico risultato all’andata nel match di Milano. Il pareggio vale la garanzia della qualificazione delle due nazionali per la fase finale dell’Europeo 2016 in Francia.
Conte, temendo il gioco largo dei croati con Olic e Perisic sulle fasce, ha schierato una difesa a quattro e un modulo mai provato prima (4-3-3). La Croazia, priva del suo maggior talento, Modric, ha fatto paura all’Italia nei primi venti minuti. Poi, la rumba dei centrocampisti croati e il pressing alto sono calati e la nazionale azzurra ha imposto una maggiore personalità, più vicina dell’avversario alla vittoria.
Buon primo tempo e colpi di scena. Ingenuo fallo da rigore di Astori su Srna e, sul penalty di Mandzukic, Buffon respingeva (6’). Poi gol di El Shaarawy regolare (19’ cross di Candreva e velo di Pellè), ma il guardalinee segnalava un fuorigioco inesistente dell’ala milanista. Mentre gli azzurri festeggiavano inutilmente e poi protestavano per la rete annullata, la Croazia filava in contropiede e sul cross di Rakitic andava a segno Mandzukic (11’).
Reazione azzurra e pareggio di Candreva (aveva segnato anche all’andata) su rigore (35’ mani di Mandzukic sulla punizione spiovente di Pirlo in area).
L’Italia ha avuto più di un’opportunità per vincere, ma El Shaarawy (32’) e Parolo (70’) consegnavano al portiere Subasic due clamorose palle-gol.
Meno interessante il match nella ripresa con le due squadre che sembravano gradire il pari. Conte era condizionato dagli infortuni di De Silvestri (26’ De Sciglio) e Buffon (46’ Sirigu) per fare cambi incisivi limitandosi a inserire Ranocchia per El Shaarawy (80’) quando l’Italia finiva la gara con un prudente 5-4-1.
Nel secondo tempo, la Croazia giocava più bassa per insidiare l’Italia in contropiede. In molte occasioni, la difesa azzurra scoperta ha ricordato quella del Napoli finendo però col limitare i danni sui contrattacchi croati.
E’ stata una buona Italia che porta a casa un risultato utile contro l’avversario più pericoloso (e in testa) del girone H delle qualificazioni europee. Gli azzurri giocheranno tre volte in casa nelle restanti quattro partite per Francia 2016. Martedì l’amichevole col Portogallo a Ginevra.
Mimmo Carratelli
ITALIA (4-3-3): Buffon (46’ Sirigu); De Silvestri (26’ De Sciglio), Bonucci, Astori, Darmian; Parolo, Pirlo, Marchisio; Candreva, Pellè, El Shaarawy (80’ Ranocchia).
CROAZIA (4-2-3-1): Subasic; Srna (89’ espulso), Vida, Schildenfeld, Pranjic (72’ Vrsaljko); Rakitic, Brozovic; Olic (46’ Rebic), Kovacic (91’ Leovac), Perisic; Mandzukic.
ARBITRO: Atkinson (Inghilterra).
RETI: 11’ Mandzukic, 35’ Candreva rigore.
EUROPEI 2016
Girone di qualificazione.
Croazia-Italia 1-1
Malta-Bulgaria 0-1
Norvegia-Azerbaigian 0-0.
CLASSIFICA: 14 Croazia (16-3); 12 Italia (9-5); 10 Norvegia (7-8); 8 Bulgaria (7-7); 4 Azerbaigian (4-11); 1 Malta (2-10).
Passano alla fase finale (10 giugno-10 luglio 2016 in Francia) le prime due di ogni girone e le migliori terze.
PROSSIME PARTITE: Italia-Malta (3 settembre), Italia-Bulgaria (6 settembre), Azerbaigian-Italia (10 ottobre), Italia-Norvegia (13 ottobre).