Sul Giornale scrive che questa storia dovrebbe suggerire prudenza e coscienza. Tutti giurano che la priorità è la salute ma poi ordinano ai tesserati di prepararsi agli allenamenti. Una commedia per nulla divertente
Su Il Giornale, Tony Damascelli scrive di Junior Sambia, il centrocampista del Montpellier ricoverato in terapia intensiva per il coronavirus. Ha solo 23 anni, è intubato. Ma c’è anche un calciatore del Mattersburg, club austriaco di prima divisione, di cui non si conosce il nome ma si sa che è positivo. E il calcio, in Europa, ancora discute su come ripartire.
In Germania la Bundesliga vuole ripartire, mentre il sindacato di polizia tedesco è contrario e i tifosi pure. Mentre in Italia assistiamo al “palleggio” tra Coni e Federcalcio, che, scrive, “è il riassunto di un sistema fragile ma comunque caratterizzato da un Ego fuori dimensione”.
Scrive:
“Tutti giurano che la priorità è la salute ma, un secondo dopo, tradiscono l’impegno e ordinano ai tesserati di prepararsi agli allenamenti. È una commedia per nulla divertente, è una storia che non ha capo ma che continua ad avere troppa coda, è una vicenda che avrebbe bisogno di un capo vero, determinato, dico Marchionne, alla memoria, così non posso essere accusato di tirare la volata ad amici e conoscenti, una figura che rimetta in ordine i club, il governo, spegnendo la caciara condominiale di certi presidenti che hanno avuto la spudoratezza di accusare i medici di incompetenza. Il dramma del giovane francese del Montpellier e dell’austriaco del Mattersburg, dovrebbe suggerire prudenza e coscienza a chi governa il nostro Paese e a chi gestisce il nostro calcio”.