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Partite in chiaro e fondi al calcio di base: il governo inglese detta le condizioni alla Premier

Il segretario alla cultura Dowden: porte aperte per il calcio a giugno, ma parte dei proventi tv dovrà andare alle leghe minori. 45 partite su 92 potrebbero andare su YouTube

Partite in chiaro e fondi al calcio di base: il governo inglese detta le condizioni alla Premier

Partite in chiaro e fondi alle serie minori. Sono le condizioni del governo inglese per la riapertura della Premier League. Le richieste sono state avanzate dal segretario alla cultura, Oliver Dowden, in una riunione di giovedì in cui ha dato il via libera a riprendere le partite “in sicurezza”.

“Il governo sta aprendo le porte al calcio competitivo a giugno”, ha detto Dowden. “Ciò però dovrebbe includere un maggiore accesso ai tifosi alla diretta tv e garantire che le finanze della ripresa del gioco sostengano la più ampia famiglia del calcio. Ora spetta alle autorità calcistiche concordare e finalizzare i dettagli del loro piano”.

Il nodo delle tv, su cui adesso anche il governo mette anche un paletto, è cruciale per la Premier. La lega è in trattativa con Sky e BT per trovare un modo per trasmettere alcune partite in diretta, se e quando la stagione riprende. La soluzione preferita dal governo sarebbe che le restanti 45 partite non coperte già dagli accordi esistenti con le tv, vadano in chiaro in tv o in streaming su YouTube.

Il governo ha anche indicato alla Premier la via della “solidarietà”: una parte dei diritti tv dovranno essere condiviso con il resto della piramide calcistica, dalla Efl al calcio di base. L’Efl si aspetta un contributo per coprire il potenziale buco nero da 200 milioni di sterline.

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