Il vicepresidente dell’assocalciatori Calcagno: “Non si sta creando l’ambiente migliore per una ripresa serena”

“Giocare ogni tre giorni crea rischi maggiori per i calciatori“. E poi ci sono gli stipendi, per i quali “non si trova una soluzione condivisa”. Per i calciatori “non c’è un ambiente sereno per riprendere a giocare”.
Lo dice in un’intervista a Sportmediaset il vicepresidente dell’assocalciatori Umberto Calcagno. Il quale si augura” che la situazione epidemiologica migliori già nelle prossime due settimane e anche il protocollo si alleggerisca”.
Intanto la questione stipendi è dirimente: “Non si trovano soluzioni condivise, le norme appena approvate da Figc consentiranno alle società di fare ricorso dopo il 30 agosto per le mensilità di marzo e aprile invece di pagarle. Da questo punto di vista non si sta creando l’ambiente migliore per una ripresa serena”.