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Per il Corsera “Gasperini è un caso politico” ma scrive che al Valencia brucia l’eliminazione (i morti non esistono)

Il quotidiano lega la reazione spagnola all’eliminazione, come se a Bergamo (e in Spagna) non fosse successo nulla. L’Atalanta: “nessuna comunicazione dalla Uefa”

Per il Corsera “Gasperini è un caso politico” ma scrive che al Valencia brucia l’eliminazione (i morti non esistono)

Piano piano, con molta fatica, l’Italia si sta arrendendo all’evidenza che la vicenda Gasperini – che il mondo del calcio sta omertosamente cercando di far sparire nel dimenticatoio – è una notizia. Ma non riesce a capacitarsi della reazione del Valencia, ne fa una questione calcistica. Come se nel mondo, e soprattutto a Bergamo, non fosse accaduto nulla. E mentre Tuttosport prova a spiegare che Gasperini avrebbe contratto il virus a Valencia, il Corriere della Sera scrive chiaro e tondo che Gasperini è un caso politico. Scrive di Gasp-gate.

È ormai un caso politico. La rabbia del Valencia non si placa. Passano i giorni, ma il tecnico dell’Atalanta resta nel mirino. Ora non è più solo una vicenda di pallone, di mezzo ci sono anche le istituzioni. Governative e non. La questione è esplosa dopo che domenica in un’intervista alla Gazzetta, Gian Piero Gasperini aveva rivelato, forse con eccessiva superficialità (è l’unico passaggio critico nei confronti di Gasperini, ndr), di essere risultato positivo ai test sierologici e che pur senza febbre già alla vigilia della sfida con il Valencia al Mestalla si era sentito male.

Il Corriere associa la reazione del Valencia alla rabbia per l’inattesa eliminazione («ha fatto da combustibile»). Come se aver contribuito alla diffusione di un virus che ha provocato 60mila morti tra Italia e Spagna fosse meno grave di una partita perduta. Per il Corsera, quindi, se si fosse qualificato il Valencia non avrebbe detto nulla sul comportamento del tecnico di Gasperini. Siamo a dir poco sconcertati, nemmeno una frase sulle conseguenze che il suo atteggiamento può aver avuto sulla martoriata città di Bergamo. Tutto si risolve con quel “forse con eccessiva superficialità”.

Con quattro giorni di ritardo, il Corsera riporta il comunicato del Valencia e le parole della ministra per la Sanità della Comunitat Valenciana Ana Barcelò che ha definito «poco responsabile» il comportamento di Gasperini: «Sapeva che stava arrivando da una zona a rischio, non avrebbe dovuto spostarsi».

Il Corriere della Sera si chiede cosa possa mai volere il Valencia. La preoccupazione è tutta sportiva. Che si tratti di un comportamento assurdo in piena pandemia, non li sfiora minimamente. Riportano l’articolo in cui Marca informa che il Valencia si aspetta una risposta della Uefa però

l’Atalanta fa sapere che al momento non ha ricevuto nessuna comunicazione ufficiale da parte dell’Uefa. Ragione per la quale non intende quindi commentare in alcun modo quelle che sono al momento considerate per ora solo indiscrezioni di stampa.

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