«Che piacere» così esordisce Sarri in conferenza stampa.
«L’inizio è stato un po’ contratto. Il gol preso a Roma all’ultimo ci ha pesato. Anche il risultato della Roma stasera ha influito sul morale e sulla tranquillità dei giocatori. Poi ci siamo sciolti. Il secondo tempo abbiamo giocato bene, sui nostri livelli. Abbiamo sprecato tanto.
«Noi obbligati a vincere a Torino? Anche loro l’ultima dovranno andare a Milano a cercare risultato. La situazione è difficile perché loro stanno facendo risultati eccezionali. Noi in queste 17 partite del ritorno abbiamo fatto gli stessi punti dell’andata. Loro stanno facendo un cammino straordinario. Abbiamo un solo vantaggio, che dipende da noi».
Contemporaneità Roma e Napoli. «Penso che dovrebbe essere obbligatoria la contemporaneità. Poi il calcio è andato su una strada che non riesco più a capire. Probabilmente ho torto io».
«Fuori casa rispetto all’andata è successo che abbiamo avuto trasferte più difficili».
«Il comunicato del Napoli. Ho visto il presidente venti giorni fa, eravamo d’accordo che avremmo parlato a fine campionato. Il silenzio stampa ha alimentato strane voci».
Come si diventa una grande squadra? «Noi dal punto di vista della organizzazione e della qualità tecnica, siamo molto vicini alle grandi squadre. Poi per diventarlo c’è bisogno di un percorso. Abbiamo tanti ragazzi che per la prima volta si trovano a fare un campionato duro e stressante, parlo di energie nervose. Probabilmente noi dobbiamo crescere ancora da questo punto di vista. Si spera che la Juventus invecchi velocemente e ci lasci un po’ di speranze. Il sogno di poter fare qualcosa din più c’è sempre, però la consapevolezza dev’essere un sogno. Questa società sta facendo moltissimo, si potrebbe essere soddisfatti anche con molto meno.
«Il Leicester è un sogno che si avvera. Succede, sono quelle vittorie che si ricordano per anni perché sono eccezioni. Se il Leicester si iscrivesse al campionato italiano, sarebbe il secondo o terzo fatturato. C’è uno squilibrio che si è creato coi nuovi diritti tv.