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“Zanardi è arrivato in ospedale con un fracasso facciale, lo curo perché vale la pena curarlo”  

Il primario di Neurochirurgia dell’ospedale di Siena: “Se avrà danni permanenti? Sono ipotesi che non hanno senso, non si può sapere come sarà la prognosi domani, tra una settimana o due”.

“Zanardi è arrivato in ospedale con un fracasso facciale, lo curo perché vale la pena curarlo”  
Fuji International Speedway (JPN), 20th to 21st November 2019. BMW M Motorsport. „SUPER GT x DTM Dream Race“. BMW works driver, BMW brand ambassador Alessandro Zanardi (ITA), practicing with his hand cycle.

Alex Zanardi è ricoverato in terapia intensiva a Siena. Le sue condizioni restano stabili ma gravi. All’inizio della prossima settimana si valuterà se e quando risvegliarlo dal coma farmacologico indotto.

Nuovi aggiornamenti arrivano, intanto, dal primario di Neurochirurgia dell’ospedale di Siena, Giuseppe Oliveri

“Adesso tutti i numeri sono buoni ma neurologicamente non è valutabile. Lo curo perché vale la pena di essere curato, essere ottimista o meno serve a niente. Se avrà danni permanenti? Sono ipotesi che non hanno senso, non si può sapere come sarà la prognosi domani, tra una settimana o due”.

Zanardi è ancora in bilico tra la vita e la morte. Se ci saranno miglioramenti nelle sue condizioni saranno lenti e graduali. Il peggioramento, invece, sarebbe improvviso. Oliveri ha raccontato l’arrivo di Zanardi al pronto soccorso e l’operazione a cui è stato sottoposto ieri sera.

“L’intervento e’ andato come doveva andare, era la situazione iniziale molto grave. Zanardi è arrivato in ospedale con un fracasso facciale, la frattura delle due ossa frontali con un affondamento delle stesse. È stato operato per ‘toppare’ la situazione al momento e permettergli di stabilizzarla. Essere ottimista non serve a niente, l’intervento a cui è stato sottoposto ieri è stato come quelli che frequentemente facciamo nel nostro mestiere. Una Tac? Ne ha fatto una subito dopo l’intervento, adesso non ne facciamo. Ha un piccolo catetere per la misurazione intercranica che ci tiene informati sulle condizioni dell’encefalo e in caso di variazioni di tale situazione ne rifarà un’altra”.

 

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