Battuti i granata grazie alle prodezze dell’argentino. Cristiano Ronaldo trova finalmente il gol su punizione, Toro volenteroso ma impotente

Nulla di nuovo sotto il sole si direbbe alla maniera biblica. Quello di Torino, per l’esattezza, dove la Juventus ha collezionato un’altra vittoria nel derby con i granata. A sorpresa tenuto fuori Nkoulou per scelta tecnica, Longo schiera Lyanco al suo posto ma gli regala un pomeriggio da incubo.
I circa trenta gradi che scaldano l’Allianz Stadium non impediscono a Paulo Dybala di dispensare bel calcio fin dai primi istanti. L’argentino ci mette due minuti per regalare l’ennesima perla della stagione: ne fanno le spese Lyanco e Izzo, dribblati di netto, prima che la Joya metta la palla alle spalle di Sirigu aiutato dalla deviazione del difensore napoletano.
I granata scelgono di abbandonare la compattezza in favore di un atteggiamento offensivo, creano qualche situazione pericolosa, ma gli spazi lasciati in ripartenza sono troppo ampi. Così quando capita sui piedi di Dybala una palla respinta dalla difesa, si può già intuire come andrà a finire. L’argentino di mezzo esterno fa correre Cristiano Ronaldo, bravo ad aspettare e servire Cuadrado. Il colombiano scherza Lyanco e fredda Sirigu con un diagonale perfetto alla mezzora.
Una bella giocata di Verdi testa la concentrazione di Buffon che si fa trovare pronto, alla fine è nel recupero del primo tempo che il Torino riesce a riaprire la sfida. Un tocco di mano di De Ligt sulla conclusione dell’ex Napoli viene punito dopo la on-field review di Maresca, Belotti su rigore rovina la festa di Buffon diventato oggi il giocatore più presente della storia della Serie A superando Paolo Maldini con 649 partite.
Nella ripresa la squadra di Longo entra col piglio giusto, troverebbe anche il gol – sempre con Verdi, il migliore tra i granata senza dubbio – se non fosse giustamente annullato per fuorigioco di Belotti. Il tecnico però sceglie di proseguire nelle scelte rivedibili e toglie il più in forma dei suoi per inserire il giovane Millico.
Perso il treno del pareggio dal Torino, la Juve ripristina le distanze con una rete storica: al 43esimo tentativo da quando è in bianconero Cristiano Ronaldo, lontano dalla sua miglior versione, è riuscito a segnare da calcio di punizione. Conclusione pregevolissima all’incrocio dei pali dai 20 metri, che Sirigu riesce a malapena a sfiorare.
Ciò che resta è un monologo della squadra di Sarri, che cerca con insistenza la quarta rete puntando sulla qualità della panchina, da cui si alzano nell’ordine Matuidi, Douglas Costa e Higuain. Il poker arriva su un intervento goffo di Djidji che, pur essendo solo in area, devia nella propria porta il cross del brasiliano della Juve, che a sua volta non contento va vicinissimo a segnare pochi istanti dopo con una giocata alla Ronaldinho. Il quinto gol non arriva, i tre punti sì: la palla passa di nuovo alla Lazio, che dovrà battere il Milan per tenere vivo il campionato.