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«Non accetto le scuse per fottuta puttana. Lo faccio anche per le figlie del deputato che mi ha insultata»

La Stampa traduce il discorso della deputata americana Ocasio-Cortez: «Il suo disprezzo non è rivolto solo a me, ma a tutte le donne»

«Non accetto le scuse per fottuta puttana. Lo faccio anche per le figlie del deputato che mi ha insultata»

Su La Stampa la traduzione del discorso che la deputata democratica al Congresso Usa, Alexandria Ocasio-Cortez ha tenuto per respingere al mittente le scuse del collega repubblicano Ted Yoho dopo gli insulti che le ha rivolto. La Ocasio era stata apostrofata come “matta” e “fottuta puttana”. Nel suo discorso la Ocasio dichiara che non si tratta di un episodio isolato ma che incarna la cultura sessista diffusa in America.

Di fronte al Congresso ha raccontato gli epiteti con cui Yoho l’ha apostrofata e ha detto che con essi il collega ha offeso tutte le donne del Paese.

“Voglio essere chiara, i commenti del deputato Yoho non mi hanno colpita più di tanto. Vengo dalla classe operaia, ho fatto la cameriera. Ho preso la metropolitana, camminato per New York, e conosco quel linguaggio. Yoho non è un caso isolato. Era col deputato Williams, e questo fa capire che non si è trattato di un incidente. È un fenomeno culturale. È la cultura dell’impunità, dell’accettazione della violenza verbale e non solo verso le donne, e di un’intera struttura di potere che la sostiene”.

Una cultura incarnata dallo stesso presidente Trump. La Ocasio aggiunge che era quasi intenzionata a lasciar perdere, fino a quando non sono arrivate le scuse di Yoho.

Quando ieri il deputato Yoho ha deciso di scusarsi in Aula non ho potuto fargliela passare. Non posso permettere che le mie nipoti, le ragazze che mi conoscono, le vittime di abusi vedano accadere questo, scuse del genere accettate e legittimate dal Congresso. Non ho bisogno delle scuse di Yoho. È chiaro che non è pentito. Ha affermato di avere una moglie e due figlie. Ho due anni meno della sua figlia più giovane. Anch’io sono la figlia di qualcuno. Mio padre, per fortuna, non è vivo per vedere come Yoho ha trattato sua figlia. Mia madre ha visto in tv la mancanza di rispetto manifestata in questo palazzo. E sono qui perché devo dimostrare ai miei genitori che non mi hanno cresciuta affinché accettassi abusi. Il disprezzo di Yoho non è rivolto solo a me, ma a ogni donna. Lui ha dato a ogni uomo il permesso di fare lo stesso con le sue figlie. Non permetterò a nessuno di cambiarci, di avvelenare i nostri cuori. Avere una figlia non rende un uomo decente. Trattare le persone con rispetto, questo rende un uomo decente. E quando un uomo decente sbaglia, si scusa. Non per salvare la faccia. Ma per riparare al danno fatto, in modo che tutti possiamo progredire”.

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