Rodchenkov alla BBC: “Hanno falsificato documenti e campioni da Sochi in poi. Avevamo l’appoggio di Putin. E ora è la stessa cosa”

A nessun atleta russo dovrebbe essere consentito di partecipare alle Olimpiadi di Tokyo posticipate l’anno prossimo. Parola dell’ex guru del doping russo pentito Grigory Rodchenkov.
L’architetto del famigerato scandalo del doping di stato è stato intervistato alla BBC, e ha confermato il sospetto della comunità internazionale: la Russia non è mai cambiata, nonostante sia stata bandita da tutti i principali eventi sportivi per quattro anni a dicembre scorso, per manipolazione dei dati di laboratorio.
L’Agenzia mondiale antidoping (la Wada) però ha stabilito che gli atleti russi che dimostrano di essere puliti potranno andare in Giappone sotto bandiera neutrale.
Rodchenkov è l’ex capo del laboratorio antidoping di Mosca: “Dovrebbe esserci un divieto assoluto per tutti, senza scuse. Lo stesso personale che contrabbandava e scambiava campioni durante i Giochi invernali di Sochi del 2014, ora falsificava la documentazione. Allo stesso modo. C’è stata una progressione nella falsificazione, giorno per giorno, di questi dati. Un’incredibile frode di proporzioni indicibili. Mostra che il paese non ha imparato assolutamente nulla“.
L’agenzia antidoping russa (la Rusada) è stata dichiarata non conforme per i dati del laboratorio consegnati agli investigatori l’anno scorso. Ha dovuto fornire le informazioni richieste dalla Wada come condizione per la controversa riammissione, nel 2018, dopo una sospensione di tre anni. La Russia ha comunque ripetutamente negato le accuse, e affermando che la sanzione di quattro anni è eccessiva, ingiusta e motivata politicamente. Il suo appello contro una sanzione che la escluderebbe sia dai Giochi di Tokyo che dai Mondiali del 2022, sarà discusso dal Tribunale per lo Sport a novembre.
Il medico russo dice che “Se avessimo avuto la strumentazione e la metodologia che possediamo oggi per usarla sui campioni di Seoul, Mosca o Atlanta, sarebbero centinaia e centinaia i positivi. Ciò che è accaduto in Russia non è mai stato fatto in nessun altro paese. Avevamo il via libera dello stato. I Giochi olimpici erano un progetto del presidente russo Vladimir Putin. Non avevamo limiti di risorse“.
Putin ha spesso respinto le affermazioni di Rodchenkov, definendolo un “imbecille” di cui “non ci si poteva fidare”.