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Dal Pino: “Per ora si riprende il 12 settembre, ma la data potrebbe slittare”

“Sui fondi decideremo il 25 agosto. Pubblico allo stadio? Trovo difficoltà nel vedere che le discoteche sono aperte e la Juve sarà premiata per lo scudetto senza nemmeno un tifoso. Protocollo? Da modificare”

Dal Pino: “Per ora si riprende il 12 settembre, ma la data potrebbe slittare”

Il presidente della Lega Serie A ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine dell’assemblea di oggi.

Hanno fatto offerte tre dei sei più grossi fondi di private equity, una è vincolante, le altre due quasi. Sono interessanti e pongono le basi per il futuro. Non parliamo di soldi ma di progetti strategici. Abbiamo ricevuto offerte di private equity, finanziatori, intermediari e advisor. Io continuo a ripetere che l’obiettivo è creare una media company autonoma, proprietaria del proprio destino, possiamo farlo da soli o con terzi. Ci siamo dati fino al 25 agosto per valutare tutte le opportunità sul tavolo e poi decideremo che direzione prendere”.

Sul protocollo per il prossimo campionato.

“Pensando ai prossimi mesi siamo preoccupati per l’incertezza e ci sono molte cose da affrontare, a partire dall’attuale protocollo sanitario, visto che se rimanesse tale è molto difficile affrontare un intero campionato con un tampone ogni 4 giorni. Bisogna definire nuove modalità applicabili e percorribili”.

Sulla data di inizio della prossima stagione:

Lunedì avremo una riunione sui calendari per stabilire esattamente la data. Al momento è il 12 settembre, ma stiamo cercando di riuscire a guadagnare un po’ di più tempo per far riposare maggiormente le squadre. L’ipotesi che slitti esiste, poi vedremo di quanto“.

Sul ritorno dei tifosi allo stadio:

“Abbiamo presentato uno studio serio per indicare una via per la riapertura degli stadi, ma ad oggi non siamo ancora riusciti ad avere pubblico nello stadio. Per primo dico che la sicurezza viene prima di tutto, ma trovo difficoltà nel vedere discoteche aperte e pensare che sabato sera a Torino, per la premiazione della squadra che ha vinto lo scudetto, non ci sarà nemmeno un tifoso. Alcune riflessioni vanno fatte. Nessuno ha chiesto stadi pieni, ma distanze mantenute e ingressi diluiti. Ci siamo sempre attenuti e sempre ci atterremo alle disposizioni del governo, ma mai ci fermeremo nel costruire un cammino per un ritorno alla normalità. Il nostro Paese ha agito molto bene nella crisi, non ho visto ritardi, vedo molta cautela, ma contemporaneamente in alcuni casi, quando definisci progetti con livelli di garanzia e sicurezza molto alti, crediamo sia opportuno valutarli. Credo che sia uno stimolo a venire incontro a un sistema che ha bisogno di questo e non una critica”.

 

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