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Callejon sudatore di prim’ordine, David Lopez le sbaglierà tutte ma quanto suda

Callejon sudatore di prim’ordine, David Lopez le sbaglierà tutte ma quanto suda

Sarà stata la temperatura incurante dell’autunno incombente, saranno state le parole sferzanti di Diego, saranno gli schemi di Sarri che cominciano a far breccia nelle teste dei giocatori, fatto sta che il Napoli ieri sera ha sbranato il Bruges rifilandogli 5 palloni e, udite udite, non incassandone nemmeno uno. 5 palloni in coppa Uefa il Napoli non li segnava da quella notte a Valencia quando Daniel Fonseca trasformò in gol ogni palla che toccava. Sono passati 23 anni da allora, quasi esatti (era il 16 settembre 1992).

Ma, come sapete, non è di gol che si occupa questa rubrica. Qui ci interessa il sudore e, quindi, veniamo al podio per il titolo di Mr. Maglietta Sudata di Napoli-Bruges.

Al terzo posto: Kalidou Koulibaly

K2 è in forma e volitivo. Corre, anticipa, salta, addirittura imposta. Tra i 4 di difesa è lui quello che corre e suda di più, senza alcun dubbio. Qualità e quantità, ieri sera, ma qui si premia la quantità.

Al secondo posto: David Lopez

Nelle pagelle che ho letto in giro (anche in quelle di Fabrizio e Ilaria) lo spagnolo è quello che ha avuto il voto più basso. Però quanto ha corso. Infaticabile per 90 minuti, generoso come pochi, tenta addirittura il tiro che non è proprio la sua specialità. Nella serata in cui gli altri centrocampisti si coprono di gloria, tra gol e assist, lui fa la parte del meno dotato che, però, corre e suda per tutti.

Al primo posto: José María Callejón

I 2 gol non li considero nemmeno, anche se il primo ha avuto il pregio non indifferente di mandare in confusione Massimo Mauro e di costringerlo a spiegarci per 5 minuti che forse era stato deviato, che anzi non era stato deviato, che comunque non l’aveva fatto apposta e che Florenzi è meglio ‘e Pelè.

Il premio maglietta sudata se l’è guadagnato con i millemila tagli che ha fatto per tutta la partita, instancabile e sudatore di prim’ordine. Taglia, attacca, torna. Di più non gli si potrebbe chiedere. Alla fine i movimenti durante la partita si potevano ricostruire seguendo le scie bagnate lasciate sul campo. Se non l’avessimo visto giocare sempre così, potremmo addirittura pensare che le maniche lunghe con 30 gradi le abbia indossate per far piacere a Sarri.

La maglia asciutta, invece, la assegniamo a Pepe Reina.

Non è colpa sua se è rimasto pressoché inoperoso per tutta la partita e ci piacerebbe vederlo sempre così, fresco come una rosa alla fine della partita. Tra l’altro la maglia intonsa si è impreziosita con la fascia di capitano infilatagli da Hamsik quando è uscito. Serata perfetta.

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