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Il Giornale: ha ragione Gattuso, la Juve (e Ronaldo) è una bella gatta da pelare per Pirlo

Dall’arrivo di Cristiano Ronaldo si sono già «bruciati» due allenatori. Il credo di Pirlo è la verticalità del gioco, ma riuscirà a non farsi inghiottire? Non dovrà guardare in faccia a nessuno e chiedere un colpo da novanta al club 

L’amico Gattuso gliel’ha detto senza troppi giri di parole: «Adesso sono c… tuoi». Andrea Pirlo è andato a letto sabato sera per la prima volta da allenatore della Juventus con la buona notte «particolare» di un compagno di tante battaglie, che non gli avrà di certo fatto prendere sonno facilmente”.

Esordisce così Davide Pisoni sul Giornale. Per Andrea Pirlo, scrive,

“la Juventus nove volte campione d’Italia di fila, resta soprattutto una bella gatta da pelare. A partire da Cristiano Ronaldo”.

Il portoghese resta, lo ha detto Agnelli. Nonostante le voci che arrivano dalla Francia. Ma rappresenta una questione difficile da sbrogliare.

Dall’arrivo di Cristiano Ronaldo si sono già «bruciati» due allenatori: Allegri e Sarri. La coesistenza con Dybala è stato un rompicapo per entrambi, anche se l’ex tecnico di Napoli e Chelsea era sembrato venirne a capo nel post lockdown. Se c’è un merito da iscrivere a Sarri è quello di aver recuperato alla causa bianconera l’argentino, che l’estate scorsa era già stato «venduto». Ma tutto passa da Cristiano Ronaldo. CR7 in due anni ha monopolizzato la Juventus aggiungendo due scudetti, ma solo un quarto e un ottavo di finale in Champions. L’investimento non ha ancora dato l’effetto sperato. E qui Pirlo potrebbe avere buon gioco: la verticalità è un dogma del suo gioco, rispetto al conservatorismo di Allegri e all’orizzontalità di Sarri“.

La Juventus ha molti interpreti a fine corsa, continua Pisoni, da Chiellini a Buffon, che di Pirlo sono vecchi amici.

Pirlo non dovrà guardare in faccia a nessuno. E dovrà avere la forza di chiedere qualcosa alla società: Bentancur non può essere il suo regista, a meno che il Maestro non abbia anche la ricetta per trasferirgli i suoi «poteri». Servono due terzini più un altro centrocampista e una prima punta. Agnelli parlava di ridare «entusiasmo» all’ambiente. Non può essere solo la sorpresa Pirlo. La scossa è un colpo da novanta, avendo i soldi oppure con uno scambio: in Spagna dicono che il Real Madrid vuole Dybala ed è pronto a mettere sul piatto Isco, che piace al Maestro. Ecco perché usando le parole di Gattuso si può dire: «Pirlo sono c… tuoi»”.

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