Si azzera la preferenza di Gattuso per il colombiano. Ospina sarà impiegato in Europa League. Ecco perché Meret ha deciso di restare

“Si ricomincia da zero. Meret può stare tranquillo: voleva chiarezza e l’ha avuta. Non esiste una dittatura
di Ospina, nel senso che l’alternanza sarà sempre all’ordine del giorno anche la prossima stagione, che sarà lunga, complicata e piena zeppa di impegni uno vicino all’altro”.
Lo scrive il Mattino, che aggiunge che non si tratterà nemmeno di una partenza alla pari, tra i due portieri, ma della priorità a Meret titolare.
“Alex, dopo aver smosso il suo agente Pastorello, ha avuto dal Napoli le risposte che desiderava: si parte alla pari, o meglio viene azzerata persino quella leggera predilezione che Gattuso aveva per Ospina e che ha spinto Ringhio a schierare sul campo il numero 1 della Colombia nella semifinale di Coppa Italia e a Barcellona in Champions. All’inizio, almeno, sarà Meret il titolare. Se così si può dire. Perché quando partirà l’Europa League a metà ottobre poi sarà un incubo e inizierà il turnover”.
Alla base della decisione di Meret di restare c’è l’assicurazione del Napoli per un ruolo centrale.
“E’ chiaro che se Meret ha deciso di restare è perché ha avuto rassicurazioni importanti: il portiere del futuro è lui e con Ospina non potrà che continuare a crescere avendo le spalle al coperto”.
La gerarchia tra il friulano e il colombiano, dunque, è ribaltata.
“Meret è davanti a Ospina”.
Il colombiano giocherà in Europa League, Meret in campionato.
“La titolarità è un concetto astratto. Ma a inizio stagione, almeno all’inizio, il primo giro toccherà a Meret. Poi sarà lui a dimostrare di meritare questo atto di fiducia. Ospina lo seguirà come un’ombra. Magari giocando in Europa League, come faceva spesso all’Arsenal, quando era il vice di Cech”.