Dato anche l’elevato numero di calciatori positivi il Comitato scientifico ritiene necessario mantenere l’obbligo di tamponi ogni quattro giorni

No alla riduzione del numero dei tamponi per il calcio professionistico. Questa la decisione presa ieri dal Cts, secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, dopo la richiesta della Federcalcio mossa dall’insostenibilità di sottoporre i calciatori ai test ogni 4 giorni.
Per gli scienziati, la situazione epidemiologica non consente cambiamenti e neanche la sostituzione dei tamponi con i meno invasivi test sierologici.
La nuova proposta avanzata dalla Figc prevedeva di intervallare i tamponi con i sierologici, riducendo così la spesa delle società, ma il Cts ha ritenuto necessario portare avanti il protocollo così come stabilito per la ripartenza anche in vista dei numerosi casi di positività emersi proprio tra i calciatori