L’esame più veloce della storia era una farsa: per la Procura di Perugia persino i punteggi sono stati assegnati prima della svolgimento della prova
L’esame d’italiano di Luis Suarez, per ottenere la cittadinanza, non è stato solo il più veloce della storia (scritto e orale, in una decina di minuti appena), ma sarebbe proprio “una truffa”.
La Procura di Perugia ha accertato che gli argomenti della prova sostenuta dall’attaccante del Barcellona erano stati concordati prima, e i punteggi assegnati prima ancora della svolgimento.
La Guardia di Finanza sta acquisendo tutta la documentazione all’università di Perugia, sede dell’esame, e notificando una serie di avvisi di garanzia.
Ottimo! pic.twitter.com/1af5hH9ipC
— Fulvio Paglialunga (@FulvioPaglia) September 22, 2020
Il Procuratore di Perugia, Raffaele Cantore, ha diffuso un comunicato:
“Durante le indagini delegate fin dal febbraio 2020 al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Perugia, per i fatti diversi e maturati nel contesto dell’Università per Stranieri, sono emerse irregolarità nella prova di certificazione della lingua italiana, svolta il 17 settembre scorso, dal calciatore uruguaiano Luis Alberto Suarez Diaz, necessaria all’ottenimento della cittadinanza italiana. Dalle attività investigative è risultato che gli argomenti in oggetto della prova d’esame sono stati preventivamente concordati con il candidato, e che il relativo punteggio è stato attribuito prima ancora dello svolgimento della stessa, nonostante sia stata riscontrata, nel corso delle lezioni a distanza svolte dai docenti dell’Ateneo, una conoscenza elementare della lingua italiana. Nella giornata odierna, i militari della Guardia di Finanza, stanno procedendo ad acquisizioni documentali presso gli uffici dell’Università, finalizzate al riscontro delle condotte sopra descritte, nonchè alla notifica di informazioni di garanzia per i reati di rivelazione di segreti d’ufficio, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, ed altro”.
Le intercettazioni
Suarez “non coniuga i verbi, parla all’infinito…”. Ma ha uno stipendio da 10 milioni, e deve passare l’esame”. Le prime intercettazioni che trapelano sulla “truffa” dell’esame di italiano dell’attaccante del Barcellona per ottenere la cittadinanza sono meravigliose. Tratteggiano la perfezione della farsa.
Tra le frasi intercettate dagli inquirenti, si legge sulla Gazzetta dello Sport, si avverte la preoccupazione per l’impossibilità di promuovere uno che non “parla all’infinito”. Ma visto che è ricco (“guadagna 10 milioni”) allora si è organizzata la cosa in maniera che sapesse prima gli argomenti della conversazione: “L’abbiamo instradato bene, sta memorizzando parte dell’esame”.
Secondo la Gazzetta “sono state notificate informazioni di garanzia per rivelazione di segreti d’ufficio, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e altro. Nell’inchiesta sarebbero indagati – secondo indiscrezioni – i vertici dell’Università per Stranieri di Perugia”.