Le code di ore si sono spostate dall’Asl ai laboratori privati. L’allarme di Federlab: «Siamo al 9% di positivi, un altissimo indice. Raccomandiamo a tutti di fare tamponi solo su appuntamento»
Dalle strutture pubbliche come il Frullone, ora le file per i tamponi, a Napoli, si sono spostate all’esterno dei laboratori privati autorizzati dal governatore della Campania De Luca ad effettuare i test. Sono più di 40 e ovunque si registrano code di ore. In molti per fortuna si prenotano, come prevede la prassi, ma sono tantissimi quelli che si recano semplicemente nei centri privati e si mettono in fila, divorati dall’ansia di essere stati contagiati dal Covid. Lo racconta Repubblica Napoli.
Il quotidiano riporta le parole di Marco Varelli, titolare dell’omonima struttura.
«Già da tempo effettuiamo tamponi per utenti di altre regioni. Di sicuro da ieri le richieste sono diventate molte di più rispetto a una settimana fa».
Spiega come si è organizzato il suo laboratorio.
«Per evitare ressa abbiamo istituito un protocollo di prenotazioni e percorsi dedicati: i pazienti “tamponandi” che vengono in sede sono separati fisicamente dal personale tecnico- infermieristico. Certo, chi si prenota oggi, riesce a ottenere il tampone in due o tre giorni. Ne registriamo un centinaio solo la mattina, mentre altri cento il pomeriggio su commissione delle aziende. Questa è la routine di pazienti che afferiscono con le loro gambe, per quelli sintomatici con febbre e tosse funziona il prelievo domiciliare, circa 65 euro, tutto attraverso mail e call center».
Il presidente di Federlab Campania, Gennaro Lamberti, lancia l’allarme sul numero di positivi che emerge con i test.
«Temo che la situazione possa sfuggire di mano. Siamo al nove per cento di positivi, un altissimo indice. Ho saputo, ad esempio, che su 150 tamponi processati, c’è stato qualche collega che ne ha rilevati 70 di positivi. E proprio perché il virus dilaga sto raccomandando a tutti di fare i tamponi solo su appuntamento».