Restano aperti solo i campionati professionistici, ma a porte chiuse. Sospesi sport di contatto, attività sportiva dilettantistica di base e scuole calcio

Il nuovo Dpcm firmato da Giuseppe Conte (in vigore da domani fino al 24 novembre) comprende una larga parte dedicata allo sport. Restano aperti solo i campionati professionistici, mentre si fermano quelli dilettantistici ad eccezione di quelli “riconosciuti di interesse nazionale”. Vietati tutti gli sport di contatto a livello dilettantistico, sospeso tutti i campionati regionali, chiuse le palestre e le piscine. Negato l’accesso al pubblico negli stadi e palazzetti per ogni evento sportivo. Addio ai mille spettatori allo stadio.
E’ confermata la possibilità di “svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto”.
Questo il testo del comma 9 dell’articolo 1 del Dpcm.
e) sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive degli sport individuali e di squadra, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; restano consentiti soltanto gli eventi e le competizioni sportive, riconosciuti di interesse nazionale, nei settori professionistici e dilettantistici, dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva; le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra partecipanti alle competizioni di cui alla presente lettera sono consentite a porte chiuse, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva;
f) sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per quelli con presidio sanitario obbligatorio o che effettuino l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi; ferma restando la sospensione delle attività di piscine e palestre, l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall’Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI), fatti salvi gli ulteriori indirizzi operativi emanati dalle Regioni e dalle Province autonome, ai sensi dell’articolo 1, comma 14, del decreto-legge n. 33 del 2020; sono consentite le attività dei centri di riabilitazione, nonché quelle dei centri di addestramento e delle strutture dedicate esclusivamente al mantenimento dell’efficienza operativa in uso al Comparto Difesa, Sicurezza e Soccorso pubblico, che si svolgono nel rispetto dei protocolli e delle linee guida vigenti;
g) fatto salvo quanto previsto alla lettera e) in ordine agli eventi e alle competizioni sportive di interesse nazionale, lo svolgimento degli sport di contatto, come individuati con provvedimento del Ministro per le politiche giovanili e lo sport, è sospeso; sono altresì sospese l’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto nonché tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto, anche se aventi carattere ludico-amatoriale.
La Gazzetta dello Sport chiarisce nel dettaglio le varie misure.
Stop a palestre e piscine, centri natatori e centri benessere. Restano invece aperti i centri e i circoli sportivi pubblici e privati nel rispetto delle norme del distanziamento sociale e senza assembramenti. Per fare un esempio, i campi da tennis.
Aperte le piste da sci. Gli impianti nei comprensori, aperti per gli atleti di interesse nazionale e internazionali, possono essere utilizzati anche dagli sciatori amatoriali “solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte delle Regioni e validate dal Cts”, per evitare assembramenti come già visto ieri a Cervinia.
Sì all’attività sportiva e motoria nei parchi con la distanza di sicurezza di due metri per le sportive e un metro per le altre.
Lo sport di vertice va avanti a porte chiuse. Ma negli sport di contatto però i divieti si allargano: viene confermato quello per ogni attività, anche allenamenti, di carattere “ludico amatoriale”, ma vengono fermate – anche per gli allenamenti (si deve ancora capire se possono proseguire in forma individuale e nel rispetto del distanziamento) – tutte le attività dei livelli provinciale e soprattutto regionale. Proviamo dunque a riepilogare il quadro disciplina per disciplina: nel calcio giocano Serie A, B, C e D, ma si ferma tutta l’attività dall’Eccellenza in giù, nel femminile sì a Serie A e B; nel calcio a 5avanti Serie A, A2 e B maschile e A e A2 femminile; nel basket ok ai campionati nazionali di A, A2, B nel maschile (ma questi ultimi due avevano già fatto slittare il via al 22 novembre) e A1 e A2 femminile; nellapallamano ammesse A1 e A2 maschile e femminile (le donne dovevano ancora iniziare); per la pallavolo restano in piedi i campionati di Serie A e di Serie B maschili e femminili e una parte dei tornei giovanili.
Stop ai mille spettatori allo stadio. Solo porte chiuse.