L’Emilia sembra non portare bene al Napoli. Qui gli azzurri hanno perduto la prima partita di campionato (a Reggio Emilia contro il Sassuolo) e qui vengono sconfitti dopo tredici risultati utili consecutivi e il primo posto appena conquistato e oggi perduto in vantaggio dell’Inter.
L’evidente e per certi versi poco comprensibile nervosismo manifestato ieri da Sarri in conferenza era probabilmente dovuto a quel che il tecnico aveva visto in settimana. Il Napoli esce sconfitto 3-2 da Bologna, non sappiamo quanto ridimensionato. I due gol di Higuain nel finale hanno contribuito a rendere meno amaro il punteggio. Il Napoli è stato comunque in partita per sessanta minuti e all’inizio del secondo tempo ha dato anche l’impressione di poterla ribaltare. Poi, al terzo gol, si è dissolto. Prima della fiammata finale. Insomma, bisogna riconoscere che Gianni Mura non aveva poi torto. Ovviamente nulla è perduto. Bisognerà capire se è un calo fisico. Quanto è merito del Bologna che ha giocato una buona partita e quanto ovviamente gli avversari hanno imparato a giocare contro di noi. Oggi Donadoni ha messo in pratica in maniera più efficace quelche già provò Gasperini a Genova, il suo Bologna è ripartito meglio. Servirà metabolizzare questa sconfitta e ripartire. Sono questi i momenti che fortificano una squadra e che possono contribuire al raggiungimento di risultati importanti.
Ovviamente in questo caso i numeri ci sono contrari. Il Napoli prende per la prima volta in stagione tre gol, subisce in soli novanta minuti le stessi reti incassate in undici partite e torna a prendere gol in trasferta dopo tre mesi (l’ultima volta era stato a Empoli).
Ma veniamo alla partita. Il Napoli si schiera con la consueta formazione, mentre Donadoni lascia fuori Giaccherini. A centrocampo l’ex tecnico del Napoli piazza Diawara praticamente a uomo su Jorginho e Taider nella zona di Hamsik. La mossa di Diawara si rivelerà particolarmente azzeccata.
Il Napoli comincia bene. La prima accelerazione è sua, con Higuain che appoggia a Callejon sulla destra ma lo spagnolo crossa lungo. Al 5’, però, si capisce che sarà una partita diversa. Palla recuperata dal Bologna, appoggio a Mounier che si beve Koulibaly e il difensore è costretto ad atterrarlo al limite dell’area. È la prima avvisaglia. Il Napoli tiene molto bene il campo e mostra una delle sue azioni con una ripartenza avviata da Higuain: tutto di prima tra lui, Hamsik, Insigne e tiro di Callejon con grande parata bassa di Mirante.
Poi, improvviso, il gol del Bologna. Lancio lungo di Diawara per Destro che parte in leggero fuorigioco (è un piede avanti), Albiol lo marca male e l’attaccante buca Reina. Il Dall’Ara esplode e il Napoli accusa il colpo. Impiegherà dieci minuti per affacciarsi nell’area avversaria e quasi venti per rendersi realmente pericoloso.
Nel frattempo, però, al 21’, il Bologna raddoppia con Rossettini di testa su calcio d’angolo. Per la prima volta in stagione, la squadra di Sarri è sotto di due gol.
Il Napoli lentamente prova a scuotersi. Prima con Higuain che conquista due calci d’angolo. E poi con una bella azione: lancio di Jorginho per Hamsik e assist di testa per Insigne che sempre di testa prova a superare Mirante. Si gioca nella sola metà campo del Bologna che non riesce più a ripartire. Jorginho è limitato da Diawara e infatti il gioco passa molto da Albiol.
Un minuto dopo il Napoli sbatte su Mirante che devia sul palo un tiro di sinistro di Callejon già toccato da Oikonomu: una grande parata che ricorda quella di Reina contro l’Inter all’ultimo minuto. Il finale è un po’ nervoso con Sarri che si infuria con Mazzoleni che blocca una ripartenza del Napoli per ammonire Destro per un fallo su Albiol.
Finisce il primo tempo con Higuain che tocca meno palloni di Reina (17 contro 20). Possesso palla Napoli (71 a 29) Jorginho tocca 55 palloni, Albiol 53, Hjsay 52.
Il Napoli comincia all’assalto il secondo tempo. Al 47’ Higuain spreca una clamorosa palla gol in area su assist di Hamsik liberato bene da Insigne. Un minuto dopo, percussione di Allan che percorre metà campo portandosi dietro Brienza e calcia di poco fuori sul secondo palo. Ancora un minuto e Callejon, servito da Insigne, preferisce mettere al centro invece di tirare e il Bologna libera.
Il Napoli è padrone del campo. Al 59’ gli azzurri ancora pericolosi. Sempre grazie al triangolo Hamsik-Insigne-Higuain che viene anticipato da Mirante (ancora lui).
Un minuto dopo, il Bologna chiude la partita. Hamsik, nel tentativo di anticipare un avversario, serve involontariamente Destro che calcia sul primo palo e ha la fortuna di imbattersi nella prima incertezza di Reina in campionato. Terzo gol e partita che sembra chiusa.
A questo punto il Napoli sparisce dal campo. C’è spazio per le sostituzioni. Al 63’ entra Maggio, esce Hysaj. Un minuto dopo, Mertens per Callejon e Brighi per Brienza. Il Napoli non si affaccia più in area avversaria. Al 74’ Mounier si divora il 4-0 in un’azione uguale e speculare a quella del quarto gol (poi annullato) di Antognoni al Brasile. Un minuto dopo, David Lopez per Allan.
Quando sembra che si aspetti solo il fischio finale, Higuain cambia la partita e regala la speranza. Prima, al 42’, segna un fantastico gol con un colpo di destro in area su cross di Insigne. Ancora due minuti e di nuovo Higuain accorcia le distanze. Percussione di Hamsik, passaggio verticale al centravanti argentino che si libera di Oikonomu e segna. Nei quattro minuti di recupero, il Napoli non riesce a inquadrare la porta di Mirante. E Mazzoleni fischia la fine. Ripetiamo, nulla è perduto.
Massimiliano Gallo