Una notte di scontri e guerriglia tra i tifosi del Legia Varsavia e quelli del Napoli. Secondo quanto riportato da RaiNews tutto sarebbe iniziato nella tarda serata, a Capodichino, vicino all’aeroporto: qui sarebbero stati arrestati sette i tifosi napoletani e due bulgari, gemellati con i tifosi azzurri. Poi, gli scontri si sarebbero spostati a piazza Garibaldi, dove si è reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine. Sette i polacchi arrestati in questa seconda fase della guerriglia, e tre denunciati. I reati contestati sarebbero rissa aggravata, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, danneggiamento e porto di oggetti tendente ad offendere.
Durante la notte, inoltre, sempre stando a quanto riportato da RaiNews, l’auto di quattro giovani napoletani sarebbe stata incendiata a via Marina dai tifosi del Legia ed uno di loro sarebbe anche stato picchiato.
Secondo la Questura ci sarebbero nove agenti del reparto mobile feriti e un poliziotto del commissariato colpito da un petardo; feriti anche un carabiniere e tre tifosi polacchi, uno durante i primi scontri a Capodichino, gli altri due a piazza Garibaldi: sarebbero ricoverati al Cardarelli. Sessantacinque i tifosi del Legia trattenuti in Questura per l’identificazione.
Purtroppo la partita di oggi col Legia è inutile per il Napoli ma da tempo segnalata come pericolosa dal punto di vista dell’ordine pubblico.
Ricordiamo che i tifosi del Legia sono gemellati con quelli della Juventus. E che prima della gara di andata un supporter della squadra polacca entrò al San Paolo e con lo spray dipinse una serie di scritte inneggianti al Varsavia.
Questo un video amatoriale girato nei pressi di Piazza Garibaldi
Già ieri sera il Fatto quotidiano scriveva che circa cinquanta tifosi polacchi erano stati fermati all’aeroporto di Fiumicino: tre arrestati e cinque denunciati in stato di libertà. Nei loro bagagli la polizia aveva trovato mazze di acciaio, manganelli, tirapugni in ferro e passamontagna. Nel corso dell’operazione ci sarebbero stati momenti di tensione perché alcuni tifosi polacchi avevano provato ad aggredire gli agenti.
Il calcio polacco e la cura Boniek, alle prese con antisemitismo e xenofobia