ilNapolista

Caso tamponi Lazio, il laboratorio del club: “Esiste un gene non infettivo”

Massimiliano Taccone, a.d. della Futura Diagnostica, ha spiegato: “Analizziamo anche un terzo gene, che non infetta, la cui positività viene specificata”

Caso tamponi Lazio, il laboratorio del club: “Esiste un gene non infettivo”

La difformità di risultati tra i tamponi che la Lazio fa svolgere per le partite di campionato e quelli effettuati dall’UEFA ha addirittura fatto scattare un’inchiesta della Procura Federale. Ma adesso la vicenda potrebbe essere giunta al chiarimento definitivo. Massimiliano Taccone, amministratore delegato della Futura Diagnostica (il laboratorio a cui la Lazio si appoggia per l’analisi dei test), ha spiegato la situazione a ilciriaco.it.

A differenza della stragrande maggioranza dei laboratori, noi analizziamo 3 geni e non soltanto i 2 geni classici. Tra questi 3, c’è un gene della famiglia coronavirus che non è però specifico del covid-19. Dunque, con i nostri laboratori, segnalammo il gene positivo, ma questo non è un gene che infetta. Non vogliamo entrare nel merito, abbiamo specificato la positività di questo gene e cosa comporta, poi se far giocare un calciatore o meno non dipende da noi ma dallo staff medico della società in questione. Di certo alla Lazio non sono sprovveduti, sanno quel che fanno.

Tutto questo era già successo per un’altra partita di un paio di settimane fa, dove coinvolto vi era un altro calciatore. Il laboratorio della UEFA rifece il tampone e anche lì confermarono il nostro risultato. Adesso credo sia successa la stessa cosa, semplicemente con un’eco mediatica maggiore.

ilnapolista © riproduzione riservata