ilNapolista

Milano Finanza: il governo dice no alla richiesta della Serie A di ristori da 600 milioni

Un raggio di sole da Palazzo Chigi che nega anche il rinvio del versamento Irpef sugli ingaggi. Il calcio voleva i soldi pubblici per società indebitate e bilanci gonfiati

Milano Finanza: il governo dice no alla richiesta della Serie A di ristori da 600 milioni

Nel mare magnum della confusione, da Palazzo Chigi arriva un raggio di sole. Il governo chiude ancora la porta alla Serie A e non concede i 600 milioni di euro chiesti dalla Lega come indennità per i mancati ricavi causati dalle misure anti Covid. Lo scrive Milano Finanza.

Al momento l’esecutivo non intende concedere al calcio i 600 milioni di euro domandati dal massimo campionato italiano come indennità per i mancati ricavi causati dalle misure sanitarie. Né ha trovato sinora accoglimento la richiesta di rimandare il versamento dell’Irpef sugli ingaggi dei giocatori che alcuni club paventano di non riuscire a pagare per mancanza di cassa”.

Cade dunque nel vuoto l’appello del presidente Dal Pino. Niente ristori per la Serie A. Una richiesta che dovrebbe imbarazzare il presidente della Lega Serie A che recentemente, in un’intervista al Corriere della Sera, ha avuto la faccia tosta di dire che la riduzione degli stipendi non è una strada perseguibile, altrimenti – se fosse percorsa soltanto in Serie A – si depaupererebbe l’azienda calcio italiana.

Quindi per Dal Pino è giusto che il calcio venga sovvenzionato con i soldi pubblici per continuare a strapagare i calciatori e avere società zeppe di debiti, sull’orlo – e anche oltre – del fallimento. Il calcio voleva i soldi di Pantalone per continuare a coprire i buchi di bilancio con le plusvalenze. È incredibile come in pochi mesi Dal Pino abbia assunto in pieno la mentalità del calcio nostrano. Da manager illuminato – di cui abbiamo più volte tessuto le lodi – a degno rappresentante dell’azienda calcio italiano.

 

ilnapolista © riproduzione riservata