Alla Gazzetta: «Non aveva la fascia da capitano, ma era come se lo fosse. A Maldini bastava uno sguardo, lui ti mollava i ceffoni. Era come un padre per tutti»
La Gazzetta dello Sport intervista Massimo Oddo, allenatore del Pescara. Sia Gattuso che Ibrahimovic, che si sfideranno al San Paolo in Napoli-Milan, sono stati suoi ex compagni al Milan. Parla del tecnico partenopeo.
«Quando arrivavi a Milanello lo trovavi sempre. Era già lì, tutti i sacrosanti giorni. D’altra parte su questo tipo di atteggiamento ha fondato la sua carriera. In ritiro precampionato si presentava tre giorni prima… Rino non aveva la fascia da capitano, ma era come se lo fosse. Era il braccio armato dello spogliatoio, nel senso che se a Maldini bastava uno sguardo, lui ti mollava i ceffoni. Un manesco nel senso buono ovviamente, come un genitore vecchio stampo. Un padre per tutti. Però a volte alcuni di quegli sganassoni somigliavano molto a quelli veri…».
Lui e Gattuso erano estremamente diversi.
«Con Ibra potevi scherzare sempre e comunque, anche prima di una partita importante. Con Rino occorreva stare attenti a farlo nel momento giusto: a ridosso delle partite e durante gli allenamenti non lo accettava. Comunque entrambe persone spiritose, però occorreva far attenzione a eventuali reazioni: Ibra poteva esibirsi in un calcio volante e Rino, se si sentiva troppo preso in giro, diventava pericoloso. Una volta, in ritiro, dormiva in una camera con due letti: io, Pirlo e Nesta gli abbiamo fatto il “sacco” in uno e messo la sabbiolina nell’altro. È venuto a cercarci uno per uno in camera».
E sulla rissa tra Ibra e Onyewu, nella quale finì coinvolto anche Gattuso:
«Eh già, Rino fu il primo a cercare di dividerli, ma si prese un cazzotto in faccia e li lasciò al loro destino…».