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Negli ultimi sei anni il Napoli ha acquistato calciatori per 300 milioni, un investimento pari all’Allianz Arena

Negli ultimi sei anni il Napoli ha acquistato calciatori per 300 milioni, un investimento pari all’Allianz Arena

Il bilancio del Napoli in pillole tratto dal sito tifosobilanciato.it

La società SSC Napoli ha chiuso il bilancio 2014/15 con una perdita di 13.074.596 Euro; l’esercizio precedente si era chiuso con un utile netto di 20.217.304 Euro.

Il crollo delle plusvalenze ha certamente influito notevolmente sia sul valore della produzione che sul risultato dell’esercizio. Le Plusvalenze  da cessione diritti pluriennali calciatori sono state pari a 11.885.912 Euro, nel 2013-2014 erano pari a 69.389.422 Euro, nel 2012-2013 erano pari a 31.633.702 Euro.  La plusvalenza di Cavani, realizzata nel 2013-2014, è stata pari a € 64.399.084 e rappresentava da sola il 27,2% del valore della produzione record del 2013-2014, pari a € 237.034.664.

I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono pari a € 61,15 milioni (€ 81,1  milioni nel 2013/14). Il decremento di € 20 milioni è dovuto a investimenti per € 35,38 milioni, a cessioni per un valore contabile residuo di € 5,5 milioni, ammortamenti per € 49,79 milioni (€ 59,3 milioni nel 2013/14). Negli ultimi 6 anni risultano investimenti complessivi nell’acquisto di calciatori per € 301,6 milioni. Trattasi di un importo notevole, pari all’investimento in uno stadio di dimensioni pari all’Allianz Arena, per avere un’idea approssimativa.

La posizione finanziaria netta è positiva per € 46 milioni (€ 38,26 milioni nel 2013/14), poiché le disponibilità liquide ammontano a € 49,94 milioni (€ 42,2 milioni nel 2013/14) e l’unico debito finanziario è un finanziamento soci di € 3,9 milioni.

In sintesi il Napoli, nel 2014/15, ha speso più di quanto abbia guadagnato, forse perché, dal 2012-2013 ha adeguato il livello di alcuni costi al valore della produzione e non al valore del fatturato netto. Il grafico mostra come l’evoluzione dei costi, soprattutto dal 2012/13, si sia adeguata all’evoluzione del valore della produzione e non a quella del fatturato netto. Tuttavia, per competere ad un certo livello, alcuni costi, come quelli del personale, diventano “rigidi”, almeno nel breve termine.

Il fatturato netto, con esclusione dei proventi rivenienti dalla cessione a titolo definitivo e temporanea dei calciatori, rappresenta l’ 87,7% del valore della produzione, mentre le plusvalenze e i ricavi da cessione temporanea calciatori rappresentano il 12,3% del valore della produzione.

I Ricavi da gare diminuiscono da € 21,6 milioni a € 14,1 milioni, registrando un decremento di 7,4 milioni di Euro, pari al 34,5%. L’incidenza di tale voce sul valore della produzione e pari al 9,9%.

Tale voce comprende i Ricavi da gare prima squadra in casa per € 9.697.899 (€ 15.038.318 nel 2013/14) e abbonamenti per € 3.481.105 (€ 5.329.606 nel 2013/14). In particolare, gli incassi da botteghino per le gare di campionato sono diminuiti del 17,4%, da € 6,86 milioni a € 5,66 milioni. I ricavi per le gare di Coppa Italia sono diminuiti da € 1.549.955 a € 789.185. Anche la percentuale spettante per le gare di Coppa Italia è diminuita da € 1.191.308 a € 189.137.

Le gare relative alle competizioni europee hanno apportato incassi per € 3.238.859 (€ 5.619.468 nel 2013/14). La capacità dello stadio San Paolo, ai fini dell’agibilità dell’impianto, è pari a 60.240 posti a sedere. L’anno 2011-2012 i ricavi da gare toccarono la cifra più alta negli ultimi 5 anni, pari a 25,1 milioni di Euro.

Per l’esercizio 2015/16, la campagna abbonamenti ha registrato la sottoscrizione di un numero complessivo di tessere di oltre 6 mila unità (8.429 unità nella stagione 2014/2015) con un decremento rispetto alla stagione 2014/15.

La dipendenza del fatturato netto dai diritti TV è del 62%.

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