I direttori di gara in Europa guadagnano quasi il doppio che in Serie A, ma le cifre sono molto variabili
“Chissà quanto guadagna un arbitro che arbitra la finale di Champions…”. In realtà si sa: fino a 6.000 euro, più le indennità.
Ma parliamo dell’elite: i direttori di gara internazionali, quelli che fischiano in Europa League e Champions. Calcio e Finanza racconta nel dettaglio quanto “ricchi” possano farsi i migliori arbitri europei.
Le cifre sono variabili, in funzione del prestigio delle competizioni e dell’importanza degli incontri. Secondo i dati ufficiali della UEFA esistono tre classi di indennità: 200 euro al giorno di trasferta, più 200 euro una tantum per spese varie, più il vero e proprio stipendio.
Gli arbitri “first” guadagnano 2.700 euro per un match di Champions o Europa League, e 3.700 euro per le gare dai quarti di finale in avanti. Gli “elite” da 5 mila euro a 6.000 euro .
Passando agli assistenti, il compenso per una partita è pari a 810 euro (first) o 1.500 euro (elite). Anche in questo caso la cifra aumenta per le sfide dai quarti di finale in su: 1.110 euro (firsrt) o 1.800 euro (elite).
Il “quarto uomo” è ovviamente quello che guadagna di meno: 405 euro (first) o 750 euro (elite), mentre per le partite dai quarti di finale in poi 555 euro (first) e 900 euro (elite).
Più o meno il doppio del gettone in Serie A, dove gli arbitri guadagnano circa 3.800 euro a partita.