Stravolgerà l’Europa League. Si accederà soltanto coi preliminari e permetterà a tante altre squadre di giocare competizioni internazionali. In Italia ci andrà la sesta classificata
![La Uefa crea la Serie C delle coppe europee: la Conference League La Uefa crea la Serie C delle coppe europee: la Conference League](https://www.ilnapolista.it/wp-content/uploads/2020/12/Uefa-Conference-League.jpg)
Il 2020 ci ha abituato a vedere un calcio in continua evoluzione, costretto ad adattarsi con regole e calendari agli stravolgimenti della pandemia. Ma quello del 2021 ha già in serbo grandi novità, e la più importante è stata annunciata nelle scorse ore dall’Uefa che ha ufficializzato l’introduzione di una nuova coppa europea. Si chiamerà Conference League e gerarchicamente verrà dopo la Champions e l’Europa League, si giocherà di giovedì in contemporanea a quest’ultima in due fasce orarie (18:45 e 21:00) e il vincitore otterrà un pass per l’Europa League della stagione successiva. La finale si giocherà a Tirana il 25 maggio 2022.
Il torneo partirà dal prossimo luglio e già questa è la prima innovazione, perché a differenza delle altre competizioni non prevede un accesso di diritto per il piazzamento in campionato. Tutte le squadre, chi più e chi meno, dovranno affrontare i preliminari per qualificarsi alla fase a gironi, in cui si mescoleranno anche le eliminate dei preliminari delle altre coppe. Per quanto riguarda l’Italia, la sesta classificata in Serie A non giocherà più l’Europa League (vi accederà direttamente solo la quinta) ma la Conference. Questo perché l’introduzione di una nuova coppa stravolgerà il formato della vecchia Coppa UEFA.
L’Europa League perde gli attributi da maxi-torneo con 48 squadre, ma passa a 32, tante quante ne avrà la Conference. Ma ci sarà lo stesso un turno intermedio tra la fase a gironi e gli ottavi di finale: le prime degli otto gruppi passano direttamente, le seconde invece affronteranno le terze dei gironi di Champions; allo stesso modo, le terze dei gironi di Europa League andranno ad affrontare le seconde della Conference.
L’obiettivo, dichiarato dallo stesso Ceferin, è quello di rendere le competizioni europee molto più inclusive nei confronti delle federazioni minori, tema sul quale all’epoca l’attuale presidente UEFA puntò per farsi eleggere. Il sogno europeo sarà dunque più alla portata per una moltitudine di squadre che in genere siamo abituati a vedere di sfuggita in estate e poi basta. Quantificando in tutte le coppe, saranno coinvolte 184 squadre con almeno una per ognuna delle 55 federazioni associate, con 46 club che avranno la possibilità di trasferirsi nella competizione inferiore a quella originaria.
Decisivo infatti in tal senso è stato l’appoggio dell’ECA, l’associazione europea dei club, capeggiata da Andrea Agnelli. Infatti, una nuova competizione con tutta la serie di partite che ne deriveranno e la riscrittura delle formule dei tornei, favoriranno gli introiti sportivi e televisivi. Di conseguenza, tante squadre che normalmente non sono abituate a giocare anche le coppe dovranno attrezzarsi per avere un organico adeguato. Ma a luglio, quando l’umanità – si spera – avrà molto ridimensionato l’impatto sociale ed economico del coronavirus, il problema potrebbe essere piuttosto relativo.