Per Libero “chi ha successo e denaro diventa antipatico”. Tanto Suarez mica “sarebbe venuto dalle nostre parti per tenere conferenze letterarie”
Il caso Suarez, riassunto da Vittorio Feltri su Libero, prende tutt’altro giro. Diventa uno scandalo al contrario. Nel suo resoconto di fatti che ormai tutti conoscono, per Feltri “naturalmente essi hanno raccomandato alla commissione di essere di manica larga, non severa”.
“Dove è l’indecenza?”, si chiede Feltri. “In fondo Suarez non sarebbe venuto dalle nostre parti per tenere conferenze letterarie”.
La Juve “è sotto scacco, rischia sanzioni e addirittura condanne, per una faccenda priva di rilievo. C’è chi ipotizza perfino che la squadra possa essere retrocessa in serie B. Il che conferma che nella nostra amata patria chi ha successo e denaro non soltanto diventa antipatico ma viene punito pure per le stupidaggini che possa aver commesso con leggerezza, non credendo di aver ammazzato qualcuno”.
Feltri accusa i famosi “moralisti un tanto al chilo” di “aver privato gli appassionati di calcio di un centravanti capace di giocate spettacolari”. E si augura “che si smetta di considerare tuono un semplice peto”.
Ma la conclusione è il pezzo forte:
“Faccio notare che la penisola è piena zeppa di stranieri che parlano come Bingo Bongo ai quali nessuno torce un capello. Poveracci che tirano a campare di espedienti e spesso delinquono perché non hanno alternative. Li sopportiamo benché mantenerli costi caro. Poi giunge un campione che può essere utile e lo cacciamo in quanto ritenuto indegno. Siamo fuori di testa”.