L’intervista a The Athletic: “Ero ossessionato dal possesso, ma la Serie A mi ha cambiato. I giocatori devono fare pausa, non hanno tempo libero”

Paulo Fonseca, allenatore della Roma, ha rilasciato una lunga intervista a The Athletic di cui si riporta un estratto.
Con José Mourinho è cambiata la mentalità degli allenatori portoghesi. Ha avuto molto successo all’estero. La squadra che ho visto con maggior piacere è il Barcellona di Guardiola, mi piacciono i cambiamenti che ha fatto.
Da un punto di vista tecnico-tattico, non esiste un campionato come la Serie A: ci sono squadre che cominciano con un sistema e finiscono con un altro, cambiano tantissime volte nella stessa partita e nel corso della stagione, quindi quando ci giochi contro è diverso. Non parlo solo del sistema, ma anche delle strategie che ci sono. Tatticamente gli allenatori italiani sono preparatissimi, per questo il calcio qui è tosto. Quando gli italiani vanno all’estero, non è difficile lavorare in un altro paese per loro. Io mi sono dovuto adattare. Prima ero ossessivo sul possesso palla, ma in Italia non è possibile farlo come vorrei. Ho dovuto accettare l’importanza delle transizioni, della riconquista e di un attacco rapido. Trovare spazi qui è difficile.
Pedro, Mkhitaryan e Dzeko sono giocatori intelligenti e con un carattere incredibile, lavorano come se avessero 18 anni ogni giorno. Smalling ha le caratteristiche giuste per giocare in Italia, è veloce e aggressivo e centrali così sono difficili da trovare.
Nessuno ci pensa ma i giocatori non hanno tempo libero. Hanno avuto 10 giorni di vacanza in estate, ma non è abbastanza. Non si possono avere al massimo tutta la stagione se non fanno una pausa.