C’è un precedente (favorevole al Napoli) dell’arbitro dell’altra sera a Milano. Il Napoli vinse 1-0 e poi vinse la Coppa. Leiva beccò due giornate

L’arbitro Massa non ha improvvisamente mostrato allergia agli insulti subiti. Era già successo nella scorsa stagione, in quella occasione a favore del Napoli. Il quarto di finale dello scorso anno in Coppa Italia tra Napoli e Lazio, quando Immobile scivolò dal dischetto del rigore alla Terry. Il Napoli andò in vantaggio con Insigne, poi Immobile sbagliò il rigore. Venne quindi espulso Hysaj.
Al 24esimo, il brasiliano Lucas Leiva fermò un contropiede di Zielinski con un intervento che l’arbitro Massa – lo stesso di Inter-Napoli – giudicò falloso e da cartellino giallo. Il brasiliano protestò (perché aveva toccato il pallone) e Massa lo espulse. Leiva reagì, lo mandò a quel paese anche con un plateale gesto del braccio e la sua partita finì lì.
Per Fanpage fu addirittura Insigne a riferire all’arbitro l’insulto del centrocampista della Lazio.
Uscendo dal campo, Leila pronunciò un “bravissimi” all’indirizzo del quarto uomo. Finì 1-0 per il Napoli che avrebbe poi vinto la Coppa Italia.
Questo il referto del giudice sportivo per Leila che venne squalificato per due giornate.
“Comportamento scorretto nei confronti di un avversario (prima sanzione); per avere inoltre, al 25esimo del primo tempo, a seguito della notifica del provvedimento di ammonizione, indirizzato all’arbitro un’espressione offensiva accompagnata da un gesto plateale”.