Il Napoli reagisce alla sconfitta in Coppa Italia contro l’Inter e all’infinito post-partita. Si torna a giocare e batte la Sampdoria a Marassi 4-2 al termine di una gara dominata per quaranta minuti e che poi la squadra di Sarri teme di vedersi sfuggire di mano anche se rimane sempre in vantaggio. È importante riuscire a vincere anche nelle giornate meno brillanti. Quinta vittoria consecutiva in campionato, primo posto confermato, miglior attacco della serie A con 45 gol (nel giorno in cui Higuain segna il 21esimo gol e si divora due reti da solo davanti alla porta). L’unico neo è la quinta partita consecutiva in campionato in cui Reina subisce gol e anche la seconda, contando la Coppa Italia, in cui il Napoli ne incassa due a partita.
Il Napoli vince da grande squadra. Riesce immediatamente ad approfittare degli avversari, sia all’inizio della partita sia nel momento più difficile, nel secondo tempo, quando la squadra di Montella sul 2-1 stava prendendo metri di campo. In un minuto la squadra di Sarri chiude la partita. Approfitta dell’espulsione – sacrosanta – di Cassani per doppia ammonizione e punisce gli avversari con un gran gol di Hamsik – sempre più uomo squadra – che raggiunge Careca a 96 reti nella classifica dei marcatori azzurri di tutti i tempi. Soliti cori beceri contro inapoletani.
Gli azzurri soffrono più del dovuto nel finale di primo tempo e all’inizio della ripresa, probabilmente mostrano un po’ di stanchezza, ma ci può stare contro una formazione che poche settimane fa ha impensierito non poco la Juventus. L’ottima giornata è completata dal pareggio dell’Inter che porta i nerazzurri di Mancini a meno sei e stasera la Juve sarà costretta a vincere per rimanere in scia.
L’importante era lasciarsi alle spalle le scorie della Coppa Italia. Non a caso Sarri torna ai titolarissimi mentre Montella si affida a un finto 4-3-2-1 con Cassano e Correa alle spalle di Eder.
Il Napoli mostra un gioco meno pimpante del solito ma non è che si possa dare spettacolo ogni domenica. E probabilmente ha inciso anche l’andamento dell’incontro che nella prima mezz’ora è stato a senso unico. Già al terzo minuto il Napoli potrebbe passare: con un lancio di ottanta metri, Reina piazza Higuain solo davanti a Viviano ma Gonzalo tira incredibilmente alto. Il Napoli pressa alto a centrocampo e così costruisce il vantaggio. Hamsik costringe Barreto all’errore: il regista sbaglia un tocco a centrocampo e manda in porta Gonzalo: stavolta il capocannoniere non sbaglia e porta in vantaggio il Napoli.
La partita è saldamente nelle mani degli azzurri. Al 13esimo Orsato ammonisce Jorginho per un fallo a centrocampo su Regini che si era allungato la palla e accentua la caduta. Al 17esimo calcio di rigore per il Napoli: Albiol prova uno stop a seguire di destro su calcio d’angolo, Barreto lo atterra. Calcia Insigne: e segna. Due a zero per il Napoli al 18esimo.
Sembra non esserci partita. La Sampdoria non si affaccia mai dalle parti di Reina. Al 21esimo Callejon ruba palla a Regini, allunga a Insigne che supera anche Viviano poi però, troppo defilato, crossa sul fondo.
Al 26esimo ammonito Cassani che ferma con la mano una fuga di Insigne sulla sinistra. Ammonizione che risulterà fondamentale. Alla mezz’ora azzurri vicini al terzo gol. Grande azione di Allan sulla destra, va sul fondo, appoggia dietro per Callejon che tira prontamente: Viviano controlla in due tempi.
Sul ribaltamento di fronte, per la prima volta Sampdoria pericolosa. Koulibaly perde palla, Cassano dal limite dell’area preferisce appoggiare a Eder che rimette al centro. Il tiro di Correa è deviato da Hysaj e Albiol ma Reina è bravo a bloccare. Al 40esimo ammonito Fernando per una brutta entrata su Insigne. Allo scadere la Sampdoria accorcia. Carbonero (ottima partita la sua) recupera un pallone nella sua metà campo su Koulibaly, trova il campo aperto davanti a sé, sulla fascia destra. Una volta in area, serve al centro. Eder fa il velo, e Correa fa secco Reina sul primo palo.
La ripresa comincia col Napoli vicinissimo al gol. Al 49esimo Koulibaly ruba palla a Cassano, lancia Higuain e Viviano è bravo e fortunato a fermarlo al limite dell’area col piede sinistro. La partita si allunga, la Sampdoria – contrariamente a quanto fin qui capitato ai nostri avversari – si affaccia quasi a ogni azione almeno ai limiti della nostra area di rigore. Il Napoli sembra soffrire. Al 55esimo Montella fa entrare Alvarez al posto di Barreto.
Al 58esimo Cassani cambia la partita. Si fa espellere per doppia ammonizione. Decisione ineccepibile: fallo duro di Cassani su Insigne che aveva eluso il suo controllo con una finta. Il Napoli gioca con un uomo in più. E ne approfitta subito, da grande squadra. Con Hamsik che in area fa un gran numero, si libera di Moisander e Alvarez e poi con la punta la piazza sul secondo palo. Il Napoli a questo punto è con due gol avanti e un uomo in più.
Al 65esimo entra Dodò per Cassano. Il Napoli controlla agevolmente la gara. Al 69esimo Higuain sfiora il quarto col con un sinistro dal limite dell’area. Al 70esimo prima sostituzione per il Napoli: Strinic al posto di Ghoulam. Quando l’incontro sembra finito, la Sampdoria incredibilmente accorcia. Correa, in fuorigioco, conquista un calcio d’angolo. Dalla bandierina, Eder anticipa tutti e sorprende un Reina non incolpevole. La partita si riapre. È il 72esimo.
Al 74esimo sinistro forte di Strinic, respinto da Viviano. Alla mezz’ora esce Insigne ed entra Mertens. Al 78esimo Higuain si mangia un gol assurdo. Servito benissimo da Jorginho, è solo, si libera di Viviano e poi tira incredibilmente alto. Un minuto e il Napoli segna la quarta rete. Fa tutto Mertens che si libera sulla sinistra e con un mancino forte e angolato di fatto chiude la partita. 4-2. Il resto è accademia col Napoli che non rischia più. C’è tempo per il pareggio del Carpi.