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Lazio-Napoli 2-0, pagelle / Mister Veleno è l’allenatore della normalizzazione di De Laurentiis

L’atteggiamento del Napoli è preoccupante. Non era per combattere tutto questo che avevamo preso Gattuso? L’unico vivo è Lozano

Lazio-Napoli 2-0, pagelle / Mister Veleno è l’allenatore della normalizzazione di De Laurentiis

OSPINA. Uno degli orrori di questo Napoli grigio e mediocre (sottoscrivo in toto, Ilaria, l’analisi di Max) è l’insensata alternanza tra Ospina e Meret, figlia del camaleontismo democristiano di Mister Veleno, re di compromessi. Un’alternanza che non fa bene né all’uno né soprattutto all’altro, uno dei talenti più cristallini del nostro calcio. Detto questo il colombiano si becca due pappine, perdipiù dinnanzi al maestro dei portieri dotati di piedi buoni – 5

Colpe particolari, nei due gol presi, non ne ha. E infatti si arrabbia con la difesa per le vertiginose lacune mostrate. E non uso l’aggettivo vertiginose a caso (vedi alla voce Maksimovic-Koulibaly) – 5,5  

DI LORENZO. Il Napule di stasera, in completo blu, è una squadra invertebrata, senza nerbo, senza sostanza. E Di Lorenzo, che già da settimane è un pallido fantasma, snobba completamente Marusic quando questi fa il cross vincente per il Torrese – 4,5

Non è che lo snobba semplicemente, lo abbandona completamente. Lo dimentica. Dopodiché è tutto un accumulo di ritardi e giocate incomprensibili – 4,5 

KOULIBALY. Kappa Due è tra quelli che fanno meno cappellate. Anzi. Ma risente dell’accidia generale e poi rischia anche di farsi male – 5,5

Veniamo al “vertiginose” di cui prima. Tra lui e Maksimovic ci saranno quasi quattro metri di altezza in due, eppure di testa non ne prendono neanche una. Su Immobile sono imbarazzanti in tandem – 5

MAKSIMOVIC. Di Lorenzo e anche Politano snobbano Marusic, il Corazziere Serbo contribuisce lasciando solo il Torrese, saltando quando ormai è troppo tardi – 4,5

Idem come sopra. Con l’aggravante che di Immobile sembra dimenticarsi completamente, lo rivela il modo in cui guarda il torrese mentre cerca di staccare per raggiungerlo. Tentativo vano, imbarazzante come detto prima e anche un po’ avvilente. Non solo, si macchia anche di altri errori, tra cui, sul finale, un altro rilancio della Lazio verso la porta del Napoli – 4  

MANOLAS dal 54’. Luis Alberto trova una voragine in cui infilarsi e segnare. Per la serie: prego faccia pure. San Kostas ha una responsabilità oggettiva, più che personale – 5

Se non altro entra comprendendo che deve giocare una partita di calcio. Ma con un Napoli così entra sconfitto in partenza – 5

MARIO RUI. Quando il Napule non ha voglia, Marittiello si applica sempre con dedizione al nulla e diventa inguardabile. Ho perso il conto, Ilaria, delle palle perse, tra cui quella che porta al secondo gol dei laziali – 3,5

Un assist in piena regola, quello regalato alla Lazio. A quel punto un buon allenatore lo avrebbe prelevato di forza dal campo per buttarlo fuori. Non c’era da aspettare neanche un minuto. Anche perché quell’errore è stato solo la punta di un iceberg di sbagli. Invece Gattuso di minuti ne ha aspettati 63 – 3  

GHOULAM dal 63’. Qualunque giocatore, stasera, avrebbe fatto meno disastri di Marittiello – 5

Entra e subito capisce a quale mood deve adeguarsi, quello del nulla in mezzo al campo – 5  

FABIAN RUIZ. Fabian concede un’illusoria fiammata intorno al 20’, prima un tiro indi un assist. Per il resto riciclo un’antica battuta che si faceva in un calcio d’altri tempi: lui e Bakayoko sono due lenti a contatto. Di una lentezza indolente e molle – 4,5

Avere un regista come lui è come avere una luce fulminata in salotto. Almeno stasera è stato così – 4  

BAKAYOKO. Vedi sopra, ma con mezzo voto in più per l’interdizione – 5

Non è che la Lazio si sia accorta troppo della sua presenza – 5  

LOBOTKA dal 63’. Il ridimensionamento del Napule by Giuntoli è cominciato col triplice acquisto Lobotka, Demme e Petagna. Suvvia, che poteva fare in mezz’ora lo spaesato Lobo? – 5

Poteva prendere due ammonizioni e un rosso. Invece si ferma ad un giallo soltanto – 5

POLITANO. Indistinto e insipido – 4

Ci aggiungo scontato ed evanescente. Non pervenuto – 4  

ELMAS dal 54’. Volenteroso ma impotente comunque – 5

Almeno ci mette un po’ di buona volontà. Ma anche Giobbe si sarebbe arreso, di fronte ad un Napoli così – 5

ZIELINSKI. San Piotr è un vero mistero di questa domenica triste. Un mistero a tratti glorioso sovente doloroso – 5

Involuzione netta. Vero è che la Lazio lo imbriglia parecchio per inventare qualcosa – 4,5  

LOZANO. El Tav è colui che si salva dalla corale mediocrità. E si fa pure male – 6

Lui c’è. E questa è ancora una speranza. È l’unico, nel Napoli, ad entrare in campo con la volontà di riscattarsi dalla sconfitta di Milano, con la voglia di non perdere l’occasione di scalare la classifica grazie al regalo dell’Atalanta. Ma a sinistra non c’è molto da costruire, come se fosse un deserto. Il suo infortunio mi getta in depressione – 7

MALCUIT dal 74’. Sostituzione d’emergenza: mi sa che lo rivedremo tra mesi – senza voto

Francamente me lo auguro – sv

PETAGNA. El Comò fa un paio di ottime giocate ma per fare un tiro in porta ci mette 78 minuti. Un po’ poco – 5

Vorrei poter dire che ha perso l’occasione per dimostrare che può essere titolare e che ha perso anche la maglia per un po’… ma mi sa che così non sarà – 4

GATTUSO. Con l’Inter abbiamo perso immeritatamente, con la Lazio meritatamente. Risultato: zero punti nelle due trasferte-verità sulle ambizioni del Napule in questo campionato. Poi tutto è ancora possibile: il Covid ha livellato verso il basso tutte le leghe europee e quella italiana è la più scarsa di tutte. Che piaccia o no, Mister Veleno è l’allenatore della normalizzazione di De Laurentiis dopo i lustri delle velleità da vertice. Sulla gestione di rosa, spogliatoio, mentalità e modulo ha già mostrato ampi limiti e vedere El Comò al posto di Osimhen nel quattro due tre uno è vera offesa alla nostra intelligenza. Infine una precisazione: con Insigne e Ciro il Vecchio stasera in campo sarebbe finita uguale, due a zero per loro – 4

Dà l’idea di non averci capito granché, anzi, una cifra prossima allo zero. Dopo aver preparato alla perfezione la partita contro l’Inter, mette in campo un Napoli molle, slegato, smidollato e con i soliti problemi di tenuta psicologica che ormai ci siamo anche annoiati di commentare. Un Napoli assente, nemmeno presuntuoso. Un Napoli ridotto a zero. Cambia il centrocampo e la difesa che con l’Inter avevano funzionato. Sposta Lozano sulla sinistra privando la squadra di una cartuccia importante. Come aver spezzato la mina di una matita. Mette Fabian al centro, che è come svuotare il centrocampo. Tutte cose che si potevano correggere già prima della fine del primo tempo, tanto erano evidenti. Invece Fabian ha finito la partita in campo e Demme in panchina. Tiene Mario Rui in campo per 60 minuti. Come aver compiuto il delitto perfetto. La cosa più preoccupante resta, indubbiamente, l’atteggiamento della squadra: defunti, tutti tranne il messicano. Non era per questo che avevamo preso Veleno? – 4

ARBITRO ORSATO. Non abbiamo perso per colpa sua – 6

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