E’ un sogno flusso di coscienza il film di Stefano Ludovichi disponibile su Amazon Prime video. Un prodotto di qualità di scrittura
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É un sogno flusso di coscienza questo “La Stanza”, il primo film del 2021 che abbiamo visto su Amazon Prime video – dal 4 gennaio sulla piattaforma. Nasce da un soggetto originale del regista Stefano Lodovichi con aiuti alla sceneggiatura di Francesco Agostini e Filippo Gili.
C’è Stella (Camilla Filippi) una madre 40enne che come in un testo di un commediografo nordico – sembra di scorgere Ibsen – sta per suicidarsi, vestita da sposa, buttandosi dal balcone. Da qui inizia quello che si rivelerà essere come un flusso di coscienza ma la narrazione ci racconta che qualcuno bussa alla porta: è Giulio (un mai visto, insolitamente drammatico, Guido Caprino) che dice a Stella di avere una camera in quello che una volta era un loro bed&breakfast. Tra malintesi e riluttanze Stella accetta l’ospite inatteso che piomba nella sua vita-morta ed in quella del marito Sandro (il solito intenso Edoardo Pesce).
Da qui il film – con lo schema della scena chiusa teatrale – va avanti con una sorta di processo-terapia di coppia che il visitatore dall’identità prima segreta poi assurdamente rivelatasi impone ai due. Gli altarini dei due ex coniugi si disvelano mettendo al centro il figlio decenne Giulio (Romeo Pellegrini) che vive nella sua camera segreta “perché lì fuori è pieno di mostri”.
Il film culmina in un finale-non finale che non spiega il tutto lasciando spazio all’interpretazione dello spettatore.
Da segnalare i costumi del fuoriclasse Massimo Cantini Parrini, il trucco di Dalia Colli e le musiche, introspettive, originali di Giorgio Giampà.
I nostri giovani autori italiani hanno imparato dalla tradizione americana cos’è un thriller moderno ma non hanno dimenticato la nostra tradizione psicologica europea e le quinte teatrali che restituiscono un prodotto di qualità di scrittura che ci parla delle odierne stanze dei figli, dimenticati da padri e madri anaffettivi che non gli danno ciò che meriterebbero come diritto naturale di nascita.