Qualcuno vuole fare di Gattuso un capro espiatorio, ma non a caso l’allenatore ancora non ha firmato il rinnovo, perché non cerca soldi piuttosto garanzie sul progetto
“Qualcuno vuol farne un capro espiatorio, ma il nostro non è tipo da farsi condizionare dall’ambiente. Non a caso ancora non ha firmato il contratto di rinnovo al 2023, perché non cerca soldi piuttosto garanzie sul progetto, al di là della oggettiva crisi economica. Fra tecnico e De Laurentiis urge un faccia a faccia. Perché se Maksimovic – in scadenza contrattuale – confeziona due cappelle non da lui, forse qualcosa da chiarire c’è. Tanto per dirne una”.
E’ il commento della Gazzetta dello Sport all’impietosa sconfitta del Napoli contro lo Spezia, ieri, allo Stadio Maradona. Non si tratta di un problema tattico, perché le occasioni create ci sono state e anche tante, ma la squadra le ha sprecate.
“In 47’ giocati senza mai concedere nulla all’avversario, sono arrivati ben 6 tiri nello specchio ma soprattutto 9 occasioni nitide in cui nessun attaccante della squadra azzurra è riuscito a sbatterla dentro. E qui è inutile sottolineare le assenze, perché se il gioco fluisce e arrivi davanti al portiere avversario poi devi segnare“.
Invece il Napoli si è fatto male da solo, contro una squadra rimasta in 10.
“Perso quarto posto e possibilità di accorciare con le battistrada. E squadra da ricostruire pezzo a pezzo. La squadra azzurra deve mettersi sul lettino dello psichiatra per curare la schizofrenia. Nessuno è immune da critiche“.