Ormai è un domino: cambia l’avversario del Tottenham, col Fulham avvertito con pochissimo preavviso, ma è la Lega a decidere. In Italia sarebbe impossibile
Cambio: esce l’Aston Villa, entra il Fulham. Cambia l’avversario, per il Tottenham, ma si gioca lo stesso. Ormai il calendario della Premier è liquido (in realtà lo sempre stato, le “giornate” sono solo un’indicazione di massima in Inghilterra): per portare avanti la stagione con le partite che saltano l’unica è riprogrammare i match costantemente, anticipando e posticipando alla bisogna. In Italia, una cosa così sarebbe impossibile: scatenerebbe giorni e giorni di veti incrociati e alla fine non se ne farebbe nulla. Invece la Premier ha preso una strada diversa: decide e basta.
E così il Tottenham giocherà contro Fulham, anziché con l’Aston Villa, con la successiva partita dei Cottagers contro il Chelsea rinviata di un giorno. E’ un domino.
La Premier League ha confermato che l’Aston Villa ha richiesto il rinvio della partita contro gli Spurs a seguito di un focolaio di Covid. La lega ha accettato la richiesta, e immediatamente ha chiesto al Fulham di giocare al suo posto.
Il Fulham però lamenta di essere stato avvertito tardissimo, solo dopo aver giocato la partita di Coppa – vinta per 2-0 sul QPR – utilizzando una formazione piena di titolari, che a saperlo prima magari sarebbero stati tenuti a riposo.
Ma la decisione finale è sempre presa dal consiglio di amministrazione della Premier League, e la partita si giocherà. O così, o salta tutto.
Il Chelsea a sua volta ha accettato di posticipare di un giorno la partita con il Fulham per dare più tempo ai rivali di West London per recuperare. Anche gli impegni dell’Aston Villa con l’Everton sono stati rimandati, dall’ora del tè di sabato a mezzogiorno di domenica.
Scrive il Guardian che alcuni club ritengono che non sarebbero stati invitati a giocare se avessero combattuto per il titolo, invece che per la retrocessione.