Sul CorSport. “De Laurentiis lo chiamò per dirgli di tenersi pronto. Carlo lesse il suo nome sui giornali e non gli fece piacere il silenzio del suo amico”
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Quando Gattuso accettò il Napoli, un anno fa,
“non poteva non sapere che questo Napoli non è una one man band: è Aurelio De Laurentiis, uno che sa dare e togliere tantissimo, generoso ma anche avaro di sé, cuore e fegato, un giorno affettuosissimo e l’altro scontrosissimo, visionario e razionale. Indecifrabile”.
Sono le parole di Ivan Zazzaroni, che sul Corriere dello Sport commenta lo sfogo di Gattuso, a caldo, dopo Napoli-Parma. Le sue accuse a De Laurentiis di essere stato scorretto nel contattare altri allenatori per sostituirlo. Zazzaroni scrive:
“Rino non può certo stupirsi delle abitudini e delle debolezze del presidente, proprio perché nell’autunno 2019 lo fece cercare per dirgli di tenersi pronto a sostituire Ancelotti, l’amato maestro. Rino aveva altre offerte anche allora (la Fiorentina) ma decise di aspettare il Napoli: Ancelotti lesse spesso il suo nome sui giornali e non fece una piega fino alla cena dell’esonero. Il silenzio dell’amico non gli fece piacere, ma capì la situazione: Rino non avrebbe potuto che comportarsi così. Ora Gattuso è Ancelotti e Benitez Gattuso. il più classico dei giochi di ruolo”.
Il tecnico “sa che l’avventura napoletana sta per concludersi, ha chiarito che non si dimetterà (e fa benissimo)”, scrive. E augura a Gattuso
“che riesca a tenere a bada gli umori di DeLa e di chi gli sta vicino con la sola cosa che conta nel calcio: vincere le partite”.