L’ex di Juventus, Roma e Parma è finito ai domiciliari. Aveva messo su la piantagione in un casolare disabitato del parmense
L’ex calciatore di Juventus, Roma e Parma, Luigi Sartor, è stato arrestato a Parma perché coltivava una serra di marijuana insieme ad un complice. 106 piante di erba (per circa due chili di prodotto ricavato) fatte crescere in un casolare abbandonato di Lesignano Palmia, piccola frazione della montagna parmense. Sartor è finito ai domiciliari.
Gli inquirenti indagavano da tempo su quanto avveniva nel casolare in apparenza disabitato ma per il quale era stato chiesto il raddoppio della potenza del contatore. A insospettire le forze dell’ordine, anche il fatto che, di notte, dalle fessure dello stabile brillavano le luci dell’illuminazione interna e all’esterno si percepiva un odore particolare.
Una decina di giorni fa, poi, gli agenti avevano inscenato un normale controllo stradale di routine sulla vettura dell’ex calciatore, avvertendo, nell’auto, un forte aroma di marijuana.
Interrogato dai giudici, Luigi Sartor si è avvalso della facoltà di non rispondere. Sartor fu uno dei nomi della vicenda Calcioscommesse partita dalla Procura di Cremona nel 2011. Finito in carcere, l’inchiesta si concluse per lui nel 2019 con la dichiarazione di prescrizione.