Il quotidiano attacca il Napolista per la seconda volta in una settimana. Eppure sanno benissimo che la variante è stata individuata grazie a Osimhen
È con tristezza che scriviamo queste poche righe. È sempre un dolore quando ci rendiamo conto che il nostro nobile mestiere – quello del giornalista – viene calpestato. Per di più su una testata che un tempo fu nobile e gloriosa, come Il Mattino.
Oggi il quotidiano di Caltagirone pubblica, con richiamo in prima pagina, un editoriale intitolato: “Osimhen, la falsa variante e la vera differenza tra giornalismo e bar sport”. È ahilui firmato da Francesco De Luca. È ancora una volta un atto d’accusa nei confronti del Napolista: il secondo in una settimana, siamo ormai prossimi all’ossessione. In realtà sarebbe il terzo ma di questo parleremo un’altra volta.
Che cosa fa oggi Il Mattino? In soldoni spiega al Napolista come si fa il giornalista. Un pezzo degno di entrare in un museo di arte contemporanea, al pari di “Fate presto”.
In questo articolo De Luca lambisce una porzione di verità. Abbozza una confessione. Scrive che Il Mattino è giunto per primo sulla notizia (la variante del virus individuata grazia a Osimhen), l’ha verificata ma la Federico II gli ha detto che è falsa. E scrive che il Napolista invece non l’ha fatto. Cosa peraltro non vera, visto che abbiamo sentito il professor Portella ieri mattina alle 8 e 29.
Quel che Il Mattino omette è che, al pari del Napolista, anche loro hanno fatto altre verifiche. Che hanno dato esito positivo. Perché la notizia è vera, e loro lo sanno. Lo hanno saputo per primi. L’unica differenza è che loro non hanno avuto il coraggio di pubblicarla, forse anche su consiglio dei loro avvocati che temevano per la violazione della privacy. Quindi, attenzione: Il Mattino impartisce una lezione di giornalismo ben sapendo di scrivere il falso. Ben sapendo che la variante del virus è stata individuata grazie a Osimhen. Perché poi, questo è l’assurdo, siamo di fronte a una importante scoperta scientifica come sottolineato dalla Regione Campania nel comunicato ufficiale.
Ma torniamo a noi. Smentisce Il Mattino e smentisce il Policlinico. Non è un caso, a nostro avviso, che l’unica fonte di informazione italiana che attribuisce la paternità della scoperta al Policlinico è proprio Il Mattino. Perché la titolarità della scoperta, va da sé, è del Pascale e di Nicola Normanno direttore responsabile della Biologia cellulare e del Dipartimento della ricerca presso l’Istituto nazionale tumori. Come scrive in maniera esaustiva oggi il Corriere della Sera.
Non vogliamo infierire su tutto quel che Francesco De Luca scrive, del giornalismo tradizionale e di quello digitale, fino alla chiosa sulla reputazione e il rispetto dei lettori. Ci siamo sentiti male noi per lui. Ci definisce bar sport mentre loro sarebbero il giornale serio. Lo conserviamo qui, a futura memoria.
Anzi, in questo momento così difficile – non dare una notizia e dover pure scrivere che è falsa sapendo che è vera – non possiamo che mostrare la nostra solidarietà nei suoi confronti.
Papà raccontava sempre che al Mattino vigeva il sistema metrico decimale, perché il 10 di ogni mese era il giorno di consegna degli stipendi. Tutti abbiamo famiglia. Nei giornali funziona così, bisogna obbedire all’autorità, agli ordini di scuderia. Si china il capo e si battono le dita sulla tastiera. Certo in teoria ci si potrebbe anche ribellare ma non vorremmo qui perderci in citazioni di Don Abbondio.