Altro che fate presto, il tempo è più che scaduto. Se Politano è uno dei due a salvarsi, bisogna porsi non una ma mille domande
Atalanta-Napoli, le pagelle di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia
MERET. Non hanno fine i dolori del giovane Meret. Che ciorta! Non solo Mister Ciucciaggine (altro che Veleno) lo ha mobbizzato in panca, ma adesso gli tocca pure la parte più umiliante della stagione. Incluse cinque pappine senza colpa tra Europa League e campionato. E senza di lui potevano essere molto di più, le pappine – 6
Forse avrebbe potuto fare meglio solo sul quarto gol, ma direi che a quel punto la frittata era fatta, servita e mangiata. Bella la parata su Gosens nel secondo tempo. La sensazione è che non parli tanto con la difesa, forse perché non ha niente da dire – 6
DI LORENZO. Menomale che il Napule si rimette a fare il catenaccio senza tirare mai in porta o quasi. Senza autobus davanti alla porta cosa sarebbe accaduto? La difesa ha più buchi di un colabrodo, da destra a sinistra, favorendo il divertimento massimo di Muriel. E Di Lorenzo ne sa qualcosa – 4
Sembra un birillo in mezzo a innumerevoli palle da biliardo. L’immagine dell’impotenza del Napoli – 4,5
RRAHMANI. Come a Granada è quello che là dietro è il meno peggio. Magrissima consolazione che non conta nulla – 5
Muriel è un avversario troppo ostico per lui, che pure riesce a fronteggiarlo in un paio di occasioni. Ma certo non si può chiedere proprio a lui, dimenticato per mesi, di rimediare alle falle difensive del Napoli – 5
MAKSIMOVIC. Che alla fine tocchi al povero Marittiello, basso e impotente, andare su Zapatone di testa la dice lunga sulla confusione mentale del serbo. Il primo gol orobico è una delle tante immagini simbolo di questa disfatta. Puoi chiamarla pure, Ilaria, Waterloo del gattusismo. In fondo Mister Ciucciaggine si crede un Napoleone in panca solo per aver vinto tutto da calciatore – 4,5
Così come un attaccante deve segnare, un difensore deve marcare. Lui, semplicemente, non lo fa – 4,5
KOULIBALY dal 77’. Entra e l’Atalanta segna il quarto gol – 5
Un’immagine devastante, Fabrizio. Sai, non ho mai giocato a calcio, ma mi è rimasta impressa la spiegazione del mister di mio figlio ai ragazzini che si lamentavano per non essere entrati in campo prima di un calcio d’angolo. Disse: “non si fa mai, si disorienta la difesa, non è facile entrare subito in posizione, diventa pericoloso”. Forse a Gattuso nessuno lo ha mai detto – 5
MARIO RUI. Marittiello è un buon giocatore con vari difetti ma in questo disastro provocato da Gattuso con la complicità della stampa napoletana, il Lusitano sta avendo una deriva nichilista da giocatore amatoriale. Tra Maehle, Pessina e talvolta Muriel va semplicemente a tentoni, alla cecata. E provoca finanche un rigore che Di Bello fa finta di non vedere – 3
Abbatte Pessina e per fortuna l’arbitro, inspiegabilmente, decide di non fischiare né rivedere l’azione. Quando lo vedi di fronte a Duvan ti chiedi che male abbiamo fatto per meritarci questo. Passa sempre, sempre indietro, è costantemente in ritardo. Deprimente – 4
GHOULAM dal 77’. L’avrei fatto giocare dall’inizio, andava bene chiunque al posto di Mario Rui – senza voto
Stasera andava meglio qualsiasi cosa piuttosto che una partita di questo Napoli – sv
FABIAN RUIZ. Senza le ali del suo talento, si trasforma in un giocatore anonimo nonostante la buona volontà. Il centro del campo è dominio orobico per novanta minuti – 5
Che peccato di dio vederlo svilito così, costretto a dover difendere. Vedere imbavagliata la fantasia e la qualità – 5
BAKAYOKO. L’azione del secondo gol nerazzurro è l’emblema della mollezza e della lentezza del Napule. La giocata di Muriel, infatti, non è irresistibile ma Baka lo fa passare facilmente. Non sazio, al citato Muriel dona pure la pelota del tre a uno. Senza parole – 3
Perde tutti i contrasti, sia su De Roon che su Freuler. La ciliegina sulla torta è, come dici tu, la palla regalata a Muriel. Null’altro da aggiungere – 3,5
LOBOTKA dall’83’. Senza voto
E che voto vuoi dargli? – sv
ZIELINSKI. Ben prima dell’illusorio pareggio, ogni volta che ha osato si è ritrovato in un deserto, senza alcun compagno ad aiutarlo. Il gol è stato bellissimo: ha guardato la palla scendere, si è girato e ha tirato al volo di destro. Il migliore con Na-Politano, cioè sufficiente – 6
L’unico sprazzo di luce in una landa desolata e buia – 6
ELMAS. Gioca soprattutto in difesa, ennesimo segno della desolazione tattica di questo allenatore sopravvalutato – 5
Totalmente snaturato e confuso. Una colpa enorme che appartiene solo a Gattuso – 4,5
INSIGNE dal 52’. L’unica cosa notevole che combina è un ottimo ripiego difensivo, salvando di petto su Meret. Per il resto l’impatto sulla partita è di poco superiore allo zero – 5
Se non altro crea due occasioni – 5,5
OSIMHEN. Non gliene riesce una, ma ora conta solo sapere come sta. Forza Osimhen – 4
Mi dispiace molto per questo ragazzo, e non mi riferisco solo a quanto accaduto a fine partita. È imbarazzante vederlo così in campo. Evito il voto per decenza, sarebbe un voto probabilmente mai messo prima in pagella – sv
POLITANO. Se Na-Politano è uno dei due a salvarsi in questo diluvio che sommerge il Napule, bisogna porsi non una ma mille domande. Anche perché non è la prima volta che succede. E’ lui a imbeccare San Piotr, è lui a provocare l’autorete di Gosens – 6
Suo l’assist per Zielinski e il cross da cui scaturisce l’autogol dell’Atalanta. Non è che faccia chissà che, ma almeno si intravede qualcosa – 6
GATTUSO. Oggi è la prima domenica di Quaresima, deserto di penitenza e di pentimento. Mister Ciucciaggine dovrebbe cospargersi il capo di cenere e andarsene senza mai girarsi indietro. Riscatterebbe l’onore cui tiene tanto e compenserebbe pure l’ignavia di De Laurentiis. Altrimenti questa via Crucis sarà infinita, senza resurrezione (Rileggendo, Ilaria, mi accorgo che ho usato varie volte la preposizione “senza”: ho deciso di lasciarle, sono lo specchio di questo Napule senza nulla, né gioco né forza né orgoglio) – 3
L’unica cosa di cui ringrazio dio è che il silenzio stampa ci ha liberati dalla maledizione delle sue dichiarazioni post partita, quelle che alla stampa piacciono tanto perché diverse dalle altre. Purtroppo non spero più che la decisione sia anche foriera di un esonero. Temo che giovedì lo rivedremo in panchina e in campo ritroveremo lo scempio di stasera. Per questo Napoli, Fabrizio, il suo Napoli, quello di un De Laurentiis assente e di un mediocre Giuntoli, non ci sono altre parole da spendere. Altro che “Fate presto”, qua ormai il tempo è più che scaduto – 3
ARBITRO DI BELLO. Un rigore non dato agli orobici per me è motivo ampio di sufficienza, anzi di più – 7
Effettivamente dovremmo inginocchiarci e dirgli grazie. Avrebbero dovuto farlo anche quei fantasmi in campo, che invece hanno preferito buttare via la partita – 6