L’ECA sta valutando l’ipotesi di un calciomercato a doppio binario, coi top club “costretti” a comprare solo dalle squadre minori. In pratica il colonialismo
L’idea spunta a margine della riunione della European Club Association (l’ECA), presieduta da Andrea Agnelli. Ed è la seguente: vietare i trasferimenti tra le squadre che fanno la Champions League. Una proposta radicale che potrebbe aiutare a colmare l’enorme divario di ricchezza tra club nei campionati nazionali, da utilizzare in alternativa ai tetti salariali.
Il contesto è quello che di una riforma generale delle competizioni che secondo Agnelli, dovrebbe espandere la Champions League in alternativa al piano della Super League, per aumentare le grandi sfide e diminuire le partite “minori”. Partendo da un presupposto di consumo: il nuovo tifoso, il tifoso giovane, secondo Agnelli o tifa per una grandissima squadra o segue direttamente il campione. Una visione elitista del calcio moderno.
Il Telegraph giustamente sottolinea anche la proposta di rivoluzione del mercato, che diventerebbe a “binario doppio”: “i club che si qualificano per alcune competizioni “non sarebbero autorizzati a fare comprarsi i giocatori l’uno dell’altro”. Cosa, dice Agnelli, che “migliorerebbe effettivamente la solidarietà indiretta verso gli altri club”.
“Niente trasferimenti a tre cifre tra i club partecipanti alla Champions League. Così si concentrerebbero sui migliori giocatori dei paesi più piccoli”. In pratica il colonialismo del calciomercato.