ilNapolista

The Independent: “Il PSG prese Neymar per destabilizzare il mercato e far fallire gli altri top club”

“E il piano è perfettamente riuscito, basta guardare Real Madrid e Barca. La fascia alta del calcio si sta restringendo, ed era quello che volevano i magnati del petrolio”

The Independent: “Il PSG prese Neymar per destabilizzare il mercato e far fallire gli altri top club”

Quando il PSG prese Neymar alle cifre folli che tutti sappiamo, non comprò solo un giocatore, ma anche il potere di far fallire gli altri top club. “Una delle maggiori motivazioni dell’ingaggio di Neymar era mandare in cortocircuito il mercato perché i proprietari del PSG sapevano che a lungo termine solo una manciata di club sarebbe stata in grado di competere a quel livello”. Lo scrive The Independent in un lungo e argomentato articolo sul crollo economico del calcio innescato proprio da quella operazione di mercato. Che fu – anche – una mossa politica, strategica, intenzionale. Una fonte del giornale inglese all’interno del club parigino afferma che era tutto calcolato: molti altri club “avrebbero cercato di tenere il passo, ma nel frattempo sarebbero falliti”.

Ed è quasi ciò che è esattamente successo a Barcellona e Real Madrid.

“Gli effetti della crisi del Covid hanno solo accelerato un cambiamento che era già stato ben avviato nel luglio del 2017.  E’ uno dei motivi per cui stiamo assistendo alla rivoluzione della Champions League. Ed è in definitiva il motivo per cui il trasferimento di Neymar verrà visto come uno dei momenti più significativi della storia del calcio“.

I due giganti del calcio spagnolo non sono certo dei santi, scrive The Independent. Ma “parte della crisi attuale è anche una conseguenza di quel trasferimento sulla corsa agli armamenti iniziata da Barcellona e Madrid, che ha raggiunto nuovi livelli. Si sono spinti troppo oltre. In quanto club di proprietà dei soci, semplicemente non hanno il potenziale finanziario per competere ai massimi livelli in questo momento”.

La fascia alta del calcio si sta restringendo. È una fase successiva fondamentale in un processo a lungo termine che è l’acquisizione di quella fascia alta da parte degli Stati del Golfo e di altri magnati del petrolio. Lo si può vedere nella supremazia della City, nell’impennata del PSG e nel marchio Gazprom ed Emirates ovunque”. “La realtà deprimente è che tali accordi sono necessari per tenere il passo in questo nuovo mondo calcistico. È per questo che il Madrid sta ora corteggiando la sponsorizzazione dell’Arabia Saudita”.

Per questo motivo ora il Barca e il Real si sentono tagliati fuori dalla corsa ad accaparrarsi le due prossime superstar del calcio, Mbappe e Haaland.

“Stiamo parlando di Mbappe e Haaland, e vorrei che venissero, ma è davvero difficile”, ha detto Calderon a The Independent. “Come sapete, noi non siamo un’azienda. Siamo un’associazione senza scopo di lucro. Ciò significa che non possiamo aumentare il capitale, non abbiamo capitale, dobbiamo autofinanziarci. Inoltre, ora ci sono le leggi fiscali. Quando ho ingaggiato Robben dal Chelsea, i nostri rivali erano il Bayern Monaco. Ma a quel tempo, la tassazione in Spagna era al 24% e in Germania credo fosse del 48%. Gli stipendi dei giocatori sono generalmente negoziati in base a ciò che riceveranno al netto, quindi lo stipendio che il giocatore avrebbe ricevuto era un po’ più alto di quello che il Bayern Monaco poteva pagare. Non è più così. Ad esempio, l’Italia è stata estremamente redditizia per Ronaldo rispetto ai soldi che avrebbe guadagnato in Spagna. Ora, con la situazione fiscale, il Real Madrid o il Barcellona dovrebbero spendere molto di più di qualsiasi altro club in Europa. Il PSG o il City o lo United hanno molte più possibilità”.

E’ il punto sollevato da Sam Wallace sul Telegraph: Barca e Madri hanno perso la loro natura popolare, sono prede della finanza.

The Independent critica apertamente Andrea Agnelli, nella formulazione di proposte per un livellamento in alto del calcio europeo:

Se Sepp Blatter era criticato per avere “50 cattive idee al giorno”, il proprietario della Juventus ne ha 200. Idee come i club di Champions League che non possono fare mercato tra di loro non sono una cosa da ridicolizzare. Tali richieste stravaganti sono in verità tentativi più sottili di spostare i parametri di discussione, più vicino alla posizione dei grandi club”.

“Il problema è che non ci sono problemi reali con la struttura della Champions, che funzionerebbe bene se ci fosse più equilibrio competitivo. Il problema, ancora una volta, è la distribuzione delle risorse”. “Ed è tutto partito dal trasferimento di Neymar. Le onde d’urto si sono manifestate lentamente, ma sono state accelerate da Covid”.

ilnapolista © riproduzione riservata