La Corte Suprema aveva annullato con rinvio la prima condanna dell’appello da 8 anni e 8 mesi, ora ha confermato la seconda sentenza del secondo grado

La condanna di Sergio Cragnotti è diventata definitiva a 5 anni e 3 mesi di reclusione. La Cassazione ha respinto il ricorso dell’ex proprietario della Lazio, nell’ultimo grado del processo per il fallimento della Cirio.
Nel 2017 proprio la Cassazione aveva annullato la condanna di 8 anni e 8 mesi emessa in secondo grado, la riassunzione in appello aveva prodotto una pena più bassa che è stata confermata adesso. In primo grado, Cragnotti era stato condannato a 9 anni di reclusione.
Il crac della Cirio costò agli investitori 1,125 miliardi di lire.
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