Napoli-Crotone 4-3, pagelle / Bisognerebbe contare i punti persi per Maksimovic e Manolas

Le pagelle di Napoli-Crotone 4-3 a cura di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia.

MERET. Deve mandare giù ben tre pappine a causa del Serbo e dell’Ellenico, che insieme sembrano il duo comico Fontana & Gallera dei tempi andati lombardi. Mamma mia, Ilaria. Per il resto il giovane Meret, cui auguriamo lunghissima vita in azzurro (forza Alex, mancano nove partite alla liberazione da Mister Veleno), impedisce il classico gol dell’ex a Ounas – 6

Nessun portiere potrebbe e dovrebbe mai aspettarsi il fuoco amico dei suoi compagni di squadra. Il mio forza Alex è relativo a questo – 6

DI LORENZO. Il signore assoluto della destra, altro che Salvini e Orban. L’insignificante Politano deve farsi da parte oggi: Di Lorenzo indovina una sorta di partita della vita: l’assist al Capitano per il primo gol, indi la rete che risolve questa incredibile partita, di sinistro che non è il suo piede. Senza dimenticare un paio di colpi di testa, sempre davanti, un salvataggio su Messias e infine un servizio per Insigne, al novantesimo. Che gli vogliamo dire? – 7,5

Gli vogliamo fare una statua, visto che ci ha salvato il sedere e la Pasqua. Ed elogiamo anche il modo in cui imbambola Molina – 7,5

MANOLAS. Simy, peraltro compaesano di Victor Victoria, lo batte due a zero. Lui contribuisce donando la pelota del primo gol calabro. L’Ellenico e il Serbo sembrano appunto Fontana & Gallera, ma anche Totò e Peppino in piazza Duomo a Milano, solo che non fanno ridere per nulla. Bisognerebbe fare la cuenta dei punti persi quest’anno con i loro errori. Un vero peccato, almeno per Kostas, pensavamo fosse davvero forte – 3,5

Possiamo dire, senza timor di smentita, che i due gol del Crotone li ha firmati lui – 3

MAKSIMOVIC. Rispetto al pasticcio di Manolas che favorisce il due a uno, la sua cappellata è ancora peggio, da dilettante lento e impacciato – 3

Abbiamo vinto contro un modesto Crotone nonostante le ripetute dormite di Nikola. Ogni volta mi auguro che venga lasciato in panchina per sempre – 3

MARIO RUI. Tampina continuamente il Capitano nelle uscite a sinistra e in difesa è salvifico due volte. Epperò è proprio dalle sue parti che il Real Crotone si allarga come non dovrebbe – 6

Sempre buona l’intesa con Insigne. Non commette errori in fase difensiva – 6  

FABIAN RUIZ. Nelle ultime partite è diventato una certezza. Ovviamente quando il Napule si concede la devastante pennichella del secondo tempo ne risente anche l’Aquila Fabian, ma tutto o quasi passa comunque dai suoi piedi – 6,5

Un po’ lento, ma riesce a servire palle interessanti, come quella che apre per Insigne in occasione del secondo gol firmato da Osimhen – 6,5

BAKAYOKO. Il solito Baka statico e incline all’errore fatale – 5

Lentissimo come sempre, almeno non commette i soliti macro-errori, ma solo sbagli microscopici, o almeno sembrano tali perché di fronte c’era il Crotone – 5

ELMAS dal 61’. Un altro giocatore che avrà solo da guadagnare dall’addio gattusiano. Fuori posto ancora una volta, si applica da disciplinato soldatino macedone, del resto per fare meglio di Baka ci vuole poco – 6

Si propone abbastanza in modo da rompere la difesa del Crotone. Mi è piaciuto il modo concreto di giocare, senza fronzoli – 6

POLITANO. Superfluo – 5

Si impegna come sempre, ma la pecca è sempre al momento di saltare l’uomo e andare a conclusione. Buona l’intesa con Di Lorenzo. Cala nella ripresa – 6

LOZANO dal 61’. Entra e in dieci minuti fa il triplo, il quadruplo di quanto combinato dal superfluo uscito. E’ incredibile come El Tav debba contendersi la maglia da titolare con Na-Politano – 6,5

Spreca una buona occasione di testa, peccato. Con Politano divide solo il ruolo per volontà di Gattuso e Giuntoli. I due non hanno null’altro in comune – 6

MERTENS. L’inconsistenza difensiva del Crotone regala un primo tempo da mattatore a Ciro l’Anziano. Sfuggente e pericoloso è davvero vitale nell’area avversaria. Quindi il gol su punizione (ancora!) e una traversa – 6,5

Splendida la punizione con cui mette Cordaz ko e clamorosa la traversa colpita da vicino. Aiuta moltissimo nel collegare i reparti – 7

ZIELINSKI dal 73’. Venti minuti appena per San Piotr, voglioso e dirompente. Solo che non ha il tempo di aggiustare la mira – 6

Quindici minuti per prendere confidenza col campo dopo il grande spavento per i maledetti tamponi. Peccato per quella palla lanciata alta e sprecata – sv

INSIGNE. Allunghi e dialoghi formidabili con i compagni, una rete rimbalzata da due avversari, l’assist vincente per Victor Victoria, un pallonetto dalla trequarti uscito di poco, due gol mangiati nel finale. Il Capitano c’è eccome – 7

Ottima la sua partita. Sblocca la gara e fornisce l’assist ad Osimhen. Sfiora persino la doppietta. Non perde mai il contatto con il gioco, sempre in partita, anche in fase difensiva. Merita almeno mezzo voto in più – 7,5

OSIMHEN. Ecco, lo chiameremo Victor Victoria. E non solo per il gol, orgasmo di un’azione da cineteca. Osimhen vola ma scippa anche palloni a iosa – 7

Un gol da centravanti, che deve trovarsi nel posto giusto al momento giusto. Sembra aver migliorato l’intesa con i compagni. Pare tornato ai ritmi di inizio campionato. Ruba parecchie palle e si lancia spesso in contropiede – 6,5 

PETAGNA dal 90’. Senza voto

sv  

GATTUSO. Fiumi e fiumi d’inchiostro celebreranno con enfasi e retorica questa vittoria che ci tiene in gioco per il quarto posto. Per fortuna che c’è il silenzio stampa e non ci dobbiamo sorbire Mister Veleno. Max ha ragione: il quarto posto è il minimo sindacale per questa squadra ed è stucchevole il tono da impresa che usano gli aedi gattusiani. Senza dimenticare il sonno imprudente del secondo tempo. Detto tutto questo, buona Pasqua cara Ilaria. E ovviamente ai nostri quattro lettori – 6

Il Napoli ne vince quattro di seguito e già è questa una notizia. Non è certo uno scenario che ci saremmo aspettati: arrivare a Pasqua ed essere pienamente in corsa per la Champions. Inoltre, il silenzio gattusiano continua ad essere balsamo per le orecchie. Buona Pasqua! – 6 

ARBITRO DI MARTINO. In una partita assurda come questa poteva fare danni decisivi. Non li ha fatti, anche se un fallo su Marittiello mi è sembrato evidente – 6