Sarebbe alquanto singolare se alla fine Italia-Turchia si dovesse giocare in Turchia con la “maldestra complicità dei nostri incontrollati virologi”
Spetta al governo, non agli scienziati, per quanto autorevoli siano, comunicare le decisioni sulle eventuali riaperture e questo vale anche per gli stadi in vista di Euro 2020 in programma a giugno. Questo il concetto espresso da Alessandro Barbano sul Corriere dello Sport che critica il protagonismo di alcuni uomini di scienza che, a suo giudizio, si arrogano il diritto di andare in tv e dare risposte su quella che sarà la programmazione dell’Italia, un argomento su cui solo il governo può pronunciarsi.
Al momento la Uefa è in attesa che l’Italia confermi la parziale riapertura degli impianti che ospiteranno gli europei di giugno per poter programmare il tutto, perché non si può arrivare sotto sotto e affrontare le situazioni senza una programmazione precisa, secondo Barbano.
Occorre che la politica chieda esplicitamente alla scienza di guarire il Paese con le sue cure, ma di astenersi dall’atterrirlo con le sue parole
Certo sarebbe alquanto singolare se alla fine Italia-Turchia si dovesse giocare in casa di Erdogan con la “maldestra complicità dei nostri incontrollati virologi”