Il quotidiano spiega anche come Laporta fosse inizialmente contrario alla Superlega, che però sarebbe stata decisiva per sanare i conti
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Ci sono seri dubbi sulla possibilità che il Barcellona riesca ad affrontare i pagamenti in sospeso a fornitori, club e calciatori il prossimo giugno. Lo scrive El Pais, che ha interpellato anche alcuni esperti del settore.
La solvibilità del club sarebbe seriamente compromessa e, a giudizio di chi conosce i conti, “la violazione degli accordi già rinegoziati con i creditori supporrebbe una perdita di fiducia che andrebbe a intaccare la sua reputazione e quindi il brand”.
Il Barça dunque ha bisogno di liquidità e la Superlega gli avrebbe fornito fondi immediati: circa 350 milioni, come uno dei fondatori, inizialmente destinati a investimenti in infrastrutture sportive e ad alleviare gli effetti della crisi del coronavirus, gravissima, al Camp Nou.
Questo spiegherebbe perché i criteri di Laporta sulla Superlega siano cambiati con il passaggio da candidato (quando era contrario) a presidente.