Sul Corsport: “Complimenti al tecnico, ha dimostrato che la nevrosi di cambiare gli allenatori impedisce la costruzione delle squadre”
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Scrive Alessandro Barbano condirettore del Corriere dello Sport:
È il Napoli che non si è mai visto, almeno nei diciassette mesi dell’era Gattuso. Corto, rapido, a suo agio negli schemi, mai pago. Come gli orfani di Maurizio Sarri lo hanno rimpianto e desiderato per tre anni. Certo, il Torino non è l’Inter, e neanche la Juve. Ma gli azzurri adesso sembrano la squadra affiatata e matura che era giusto pretendere da una rosa così tecnicamente attrezzata.
Il merito, è giusto sottolinearlo, è in gran parte di Rino Gattuso. Ha smentito chi credeva – e tra questi chi scrive – che la crisi di gioco e di condizione degli azzurri fosse irrisolvibile. (…) Dimostrando plasticamente che l’urgenza con cui in Italia giudichiamo il risultato di un tecnico è una nevrosi che destabilizza le panchine, induce i club a ricambi inutili e onerosi, e impedisce quel lavoro di lenta costruzione che altrove è la base di grandi successi. Chapeau, Gattuso.